martedì 4 novembre 2008

Il rientro delle salme dei caduti non gravi sui familiari

Ho ricevuto dalla consigliere regionale Silvia Ferretto Clementi il comunicato stampa che qui volentieri ricopio sull'approvazione di un ordine del giorno approvato oggi dal Consiglio regionale lombardo per agevolare il rientro in Italia delle salme dei caduti:
Approvato l’Ordine del Giorno di Silvia Ferretto Clementi - consigliere regionale di AN – (sottoscritto anche da FI, AN, UDC, Pensionati e PD) con il quale si chiede al Parlamento di non lasciare a totale carico dei congiunti il rientro delle salme dei caduti per eventi bellici.
La normativa in vigore – spiega l’esponente regionale di AN - prevede che i familiari dei caduti in guerra possano ottenere la restituzione della salma dei loro congiunti, ma debbano farsi carico in proprio di tutte le spese relative.
A tal proposito, all’inizio della presente legislatura, in seguito alla denuncia e richiesta di aiuto di una persona che da anni tentava con grande difficoltà – soprattutto economiche - di ottenere il rientro della salma dello zio, il quale dopo essere stato arrestato dai nazisti era deceduto nel lager di Mainz Kostheim e sepolto nel cimitero di Francoforte, avevo presentato una proposta di legge al Parlamento per chiedere che lo Stato contribuisse economicamente e non lasciasse a totale carico dei congiunti il rientro delle salme dei caduti.
Se da un lato infatti – continua Ferretto - la difesa della Patria, così come previsto dall’articolo 52 della Costituzione Italiana, è un sacro dovere del cittadino, dall’altra è dovere dello Stato far sì che chi ha combattuto nel suo esercito non venga abbandonato, né da vivo né da morto, e che i suoi congiunti non vengano obbligati a lunghe odissee per raggiungere i cimiteri di guerra dislocati all'estero.
L’approvazione di questo ordine del giorno - conclude soddisfatta Silvia Ferretto – è a mio parere molto importante perché è diritto dei caduti in guerra essere sepolti in Patria. Altrettanto importante è quello dei congiunti, che credo abbiano già pagato un prezzo sufficientemente alto, di poter pregare e deporre un fiore sulle loro tombe.

Questo il testo dell'ordine del giorno:
ORDINE DEL GIORNO n. 1701
In merito ai PDL 297, 323, 335 - Promozione e valorizzazione del patrimonio storico della I Guerra Mondiale.

Premesso che
- la Costituzione, all’art. 52, prevede, fra i doveri del cittadino, anche quello della difesa della Patria;
- nel Progetto di Legge “Promozione e valorizzazione del patrimonio storico della I Guerra Mondiale”, all’art. 9 “Caduti della Prima Guerra Mondiale” è prevista la realizzazione per via informatica dell’elenco di tutti i caduti lombardi della Prima Guerra Mondiale;
preso atto che
- la legge 365/99, modificando il primo comma dell’articolo 4 della legge 204/51 e concedendo ai familiari dei caduti in guerra il diritto di chiedere la restituzione delle loro salme, ha messo fine ad un’ingiustizia che si protraeva da troppo tempo;
rilevato però che
- porre le spese per la restituzione a totale carico degli interessati ha nella pratica limitato se non, in buona parte dei casi, reso inutile questa modifica di legge;
visto che
- spesso i congiunti non sono in grado di affrontare il costo economico di tale operazione e devono perciò, loro malgrado, rinunciare a poter seppellire le salme dei propri cari nelle proprie tombe o nei propri cimiteri;
ritenuto che
- sia dovere dello Stato far sì che chi ha combattuto nel suo esercito non venga abbandonato, né da vivo né da morto, e che i suoi congiunti non vengano obbligati a lunghe odissee per poter rendere loro omaggio;
- i familiari di coloro che sono morti al servizio dello Stato abbiano già pagato un prezzo sufficientemente alto e che restituire ai parenti ed agli amici il diritto di poter deporre un fiore e di poter aver vicino la tomba di coloro che hanno amato e sono morti per la Patria, oltre che una manifestazione di solidarietà, sia anche un atto dovuto;
- non si possa contestare o impedire di fatto ad una famiglia, con una vera e propria discriminazione economica, il diritto di poter riavere le spoglie dei propri cari;
- non sia giusto che i parenti, spesso anziani, che desiderano onorare i propri morti debbano essere obbligati ad affrontare estenuanti viaggi per raggiungere i cimiteri di guerra dislocati all'estero;
- sia un diritto per tutti i caduti in guerra quello di essere sepolto in Patria, così come quello dei congiunti di poter pregare sulle loro tombe;
- permettere a coloro che lo desiderano di poter dare una privata sepoltura al loro caro caduto sia un modo per restituire all'affetto della famiglia coloro che gli eventi bellici hanno loro sottratto
invita il Parlamento a
rivedere l’articolo 1 della legge 14 ottobre 1999, n. 365, già modificante il secondo comma dell'articolo 4 della legge n. 204 del 1951, prevedendo che le spese per la restituzione delle salme dei caduti per eventi bellici non siano più a totale carico dei loro congiunti.
Silvia Ferretto Clementi
Milano, 04 novembre 2008

Segnalo en passant che Silvia Ferretto sarà domani alle 13.00 ospite della trasmissione “Dentro la Città” in onda su Telenova e giovedì alle 23.15 della trasmissione “Presa Diretta” su Telereporter.

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