martedì 11 novembre 2008

E adesso ci si mette anche San Marino

Da “Il Sole 24 Ore”, articolo siglato E.B.

Svolta a San Marino dove, nelle elezioni politiche di domenica scorsa, si afferma il centrodestra che raggiunge il 54,23% dei consensi. Scende invece al 45,77% il centrosinistra. Il confronto è avvenuto applicando per la prima volta le regole della nuova legge elettorale del 2007, che ha introdotto il sistema bipolare. Le norme sono state volute per favorire la stabilità nella piccola Repubblica, dopo un lungo periodo di incertezza con otto Governi in dieci anni.
La coalizione vincente, che ha conquistato 35 seggi su 60, è denominata Patto per San Marino, ed è guidata dalla Democrazia cristiana sammarinese al cui fianco, oltre a due liste minori, si è schierata Alleanza Popolare (Ap). L’uscita di Ap dall’ultimo Governo di centrosinistra, nel giugno scorso, ne aveva decretato la caduta con conseguenti elezioni anticipate.
La coalizione di centrosinistra, Riforme e libertà, e stata guidata dal Partito dei socialisti e dei democratici. Dopo la vittoria elettorale la Dc sammarinese può gettare le basi del partito unico del centrodestra, un nuovo soggetto capace di mettere insieme le diverse anime dell’attuale maggioranza. Una sorta, insomma, di Pdl del titano in grado di primeggiare in un sistema bipolare. «Non avrebbe senso, ora che abbiamo vinto come coalizione, metterci al lavoro come singoli partiti», spiegava ieri il segretario Pdcs, Pasquale Valentini, pronto a superare lo storico scudocrociato pur di mettere a frutto i vantaggi di un soggetto unitario.

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