mercoledì 11 febbraio 2009

I ripensamenti di Cossiga

Un altro articolo-lettera della rassegna stampa di oggi che merita il tempo di lettura è questo di Francesco Cossiga.
Da "IL TEMPO" di mercoledì 11 febbraio 2009
Caro Franceschini mai più con il Pd
di FRANCESCO COSSIGA
Caro Dario, indirizzo a te questa lettera, e non al segretario del tuo partito, l`onorevole Veltroni sia perché non credo che a motivo della diversa cultura e sensibilità, lui la comprenderebbe, sia perché ti stimo e mi sento a te legato da affetto e amicizia.Ho in comune con te la stessa matrice politico-ideologica e a te mi accomuna la stessa fede religiosa: quella della Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Come ben sai, nelle ultime elezioni politiche ho votato per il Partito democratico di cui tu sei vicesegretario; prima ancora avevo anche partecipato alle "primarie" per l`elezione del segretario, non votando però per Walter Veltroni e per il ticket che ti vedeva a lui abbinato come vice-segretario, ma per il caro amico Enrico Letta. Dopo aver sempre votato per la Democrazia Cristiana, votai per il Partito Popolare, qualche volta per i Democratici di Sinistra, quando ne era segretario l`amico Massimo D`Alema.Concorsi quindi con Mastella, Buttiglione, Scognamiglio, Sanza e molti altri a fondare e a gestire un partito di transizione: l`Unione Democratica per la Repubblica.Concorsi alla costituzione del primo governo presieduto da Massimo D`Alema, che dimostrò di essere un ottimo e coraggioso premier. E questo feci nonostante che il Partito Comunista per ben tre volte: una quando fui presidente del consiglio dei ministri, due quando fui presidente della Repubblica, cercò di trascinarmi davanti alla Corte Costituzionale costituita in Alta Corte di Giustizia penale, poiché ritenni che più importante delle mie personali vicende politiche fosse l`interesse del Paese anche sotto l`aspetto della sua riconquistabile unità. Sostenni lealmente il governo Prodi fino a quando fu affossato da un abile complotto messo su da Walter Veltroni.Per un forse malinteso senso di coerenza con il mio passato di militante della Democrazia Cristiana, nella corrente della Sinistra di Base, sostenitore a suo tempo della politica berlinguerianmorotea del "compromesso storico" e poi, per unità d`intenti tra Berlinguer, Moro e Andreotti, dei governi della così detta "solidarietà nazionale", ho quindi votato nelle ultime elezioni per il Partito democratico. Certo, ho votato per il Pd perché in esso erano candidati amici che stimavo, come ancora oggi stimo: D`Alema, Bressani, La Torre, comunisti, Enzo Carra, Paola Binetti, Marini, Rutelli, ex-democraticocristiani o cattolici liberali.E poi, non me la sentivo, nonostante la mia trentennale amicizia con Berlusconi e la presenza di tanti amici liberali, socialisti e, pochi invero, ex-democratico-cristiani, come Scaiola o cattolici, quali Alfano, Bertolini, Cossiga, Lupi, Farina, Vignai e altri ancora, di votare per una coalizione elettorale che si definiva di centrodestra e che era guidata dall`innaturale ticket Berlusconi-Fini! Perché ti scrivo questa lettera? Per comunicarti, come a un giovane amico, che io non voterò mai più per il Partito democratico. Non lo farò, perché dopo la pasticciata gestione politica e partitica di Walter Veltroni, l`ex - "non comunista" del Partito Comunista Italiano, non so più per che cosa mai io abbia votato, e non so per chi e per cosa mai voterei...Non voterò mai più per il Partito democratico per le posizioni da esso assunte in relazione al caso Eluana e che considero in contrasto con le mie convinzioni più profonde di uomo in materia di vita, di uomo europeo, figlio quindi della civiltà ellenistica, romana, giudea e cristiana ancor prima che con gli insegnamenti della Chiesa cui appartengo. Non voterò più per lo scandalo che a me cristiano, avete dato la maggior parte di voi, cristiani e cattolici del Partito Democratico, voi: tu, caro Dario, i Castagnetti, i Tonini, i Ceccanti facendo vostre le tesi della maggioranza del Partito Democratico.Io comprendo le posizioni espresse a nome del Gruppo del Senato Anna Finocchiaro: lei è stata ed è comunista, la sua cultura è marxista-leninista e quindi (pseudo) scientista e positivista, e si è comportata in coerenza con le sue convinzioni di sempre; comprendo anche le posizioni dei "laico-laicisti" del Partito, in prima linea Luigi Zanda, neolaicista anche per l`«effetto-rimbalzo» dell`essere stato un tempo cattolico militante e dirigente di una delle più conservatrici e ortodosse organizzazioni cattoliche laicali: le Congregazioni Mariane.Per chi voterò? Anzitutto non so se quando si svolgeranno altre elezioni, io sarò ancora vivo: gli ottant`anni e i nove interventi chirurgici subiti, pesano! E poi, ci penserò!
Con cara amicizia
Francesco Cossiga

1 commento:

Anonimo ha detto...

meglio tardi che mai !
gianni