Sabato prossimo, 19 luglio, Rifondazione comunista del Lodigiano organizzerà una “carovana” contro la centrale di Bertonico, con partenza alle ore 8,15 da Turano Lodigiano dal luogo di concentramento dei partecipanti sul bordo strada dopo il semaforo in direzione Lodi. La carovana toccherà i comuni che circondano la centrale: Mairago, dove sarà alle ore 8,25, Secugnago, ore 8,45, Brembio, ore 9,05, Livraga, ore 9,15, Ospedaletto Lodigiano, ore 9,30, Senna Lodigiana, ore 9,45, Somaglia, ore 9,55, Casalpusterlengo, ore 10,10, Codogno, ore 10,35, Maleo, ore 10,55, Cavacurta, ore 11,05, Camairago, ore 11,15, Castiglione, ore 11,25, Bertonico, fino all’ingresso dell’area della centrale dove, dalle 11.30, funzionerà un punto ristoro.
Rifondazione comunista ha invitato i sindaci dei comuni ad incontrare la carovana e ricevere l’«invito alla disobbedienza civile contro la centrale». In ogni comune dalle ore 8 saranno attivi presidi con gazebo che saranno raccolti al passaggio della carovana e rimontati alla fine presso il punto di ristoro.
Qualche parola di commento. Innanzitutto sul fatto che gli organizzatori invitano i partecipanti ad usare automezzi a metano, gas, euro 4. Non è solo un vezzo ecologista: la grossa percentuale di inquinamento atmosferico del Lodigiano è dovuta infatti ai mezzi di trasporto su gomma che attraversano il territorio lungo importanti arterie stradali come l’autostrada del sole e la Via Emilia. La centrale termoelettrica di Tavazzano e le altre centrali situate nelle province contermini contribuiscono per una parte certo non piccola, ma comunque molto meno significativa. Eppure non si fanno manifestazioni per ridurre il traffico e per sponsorizzare il trasporto su rotaia piuttosto che quello su gomma. Si tratterebbe di ristrutturare ad esempio anche la rete di trasporto pubblico, pensata oggi per trasportare pendolari alle stazioni ferroviarie al mattino e riportarli a casa alla sera, o gli studenti a scuola a Lodi o a Codogno alla mattina e a riportarli a casa all’ora di pranzo. Ogni altro spostamento, se non coincidente con orari così concepiti per gli autobus, deve essere fatto obbligatoriamente con mezzi privati. Le amministrazioni pubbliche, cioè, governate in gran parte dalla sinistra, hanno la loro responsabilità per una tale situazione. Ergo, è più facile mettere in atto manifestazioni perdenti contro una centrale che non tentare di alleviare un problema molto pesante per il territorio lodigiano. Le centrali sono state molto spesso a ragione negli anni successivi al boom economico demonizzate, e, dunque, mettere in piedi manifestazioni del genere dà certo molta più visibilità e può suscitare interesse nella gente, certamente più che non un lavoro “oscuro” nelle amministrazioni per venire incontro a problemi più pressanti per la popolazione, tempestivamente. Ma così va la politica nella sinistra nostrana. Dico questo con una punta di tristezza in quanto proprio le amministrazioni e la Provincia nulla hanno fatto a suo tempo per impedire “a tempo debito” che il Lodigiano, che già ha dato tanto alla Regione Lombardia in termini di disagio ambientale, pagasse ancora di tasca sua esigenze energetiche di altri. Ci si è svegliati per tentare di chiudere la stalla dopo, quando le vacche erano già uscite, cioè la decisione era già stata presa in maniera definitiva.
Si faccia, dunque, la manifestazione di sabato, magari se riesco ad esserci al passaggio per Brembio qualche foto la scatterò per riportarla qui nel blog. Sarà una delle tante belle fiabe da raccontare ai nipoti, domani.
Rifondazione comunista ha invitato i sindaci dei comuni ad incontrare la carovana e ricevere l’«invito alla disobbedienza civile contro la centrale». In ogni comune dalle ore 8 saranno attivi presidi con gazebo che saranno raccolti al passaggio della carovana e rimontati alla fine presso il punto di ristoro.
Qualche parola di commento. Innanzitutto sul fatto che gli organizzatori invitano i partecipanti ad usare automezzi a metano, gas, euro 4. Non è solo un vezzo ecologista: la grossa percentuale di inquinamento atmosferico del Lodigiano è dovuta infatti ai mezzi di trasporto su gomma che attraversano il territorio lungo importanti arterie stradali come l’autostrada del sole e la Via Emilia. La centrale termoelettrica di Tavazzano e le altre centrali situate nelle province contermini contribuiscono per una parte certo non piccola, ma comunque molto meno significativa. Eppure non si fanno manifestazioni per ridurre il traffico e per sponsorizzare il trasporto su rotaia piuttosto che quello su gomma. Si tratterebbe di ristrutturare ad esempio anche la rete di trasporto pubblico, pensata oggi per trasportare pendolari alle stazioni ferroviarie al mattino e riportarli a casa alla sera, o gli studenti a scuola a Lodi o a Codogno alla mattina e a riportarli a casa all’ora di pranzo. Ogni altro spostamento, se non coincidente con orari così concepiti per gli autobus, deve essere fatto obbligatoriamente con mezzi privati. Le amministrazioni pubbliche, cioè, governate in gran parte dalla sinistra, hanno la loro responsabilità per una tale situazione. Ergo, è più facile mettere in atto manifestazioni perdenti contro una centrale che non tentare di alleviare un problema molto pesante per il territorio lodigiano. Le centrali sono state molto spesso a ragione negli anni successivi al boom economico demonizzate, e, dunque, mettere in piedi manifestazioni del genere dà certo molta più visibilità e può suscitare interesse nella gente, certamente più che non un lavoro “oscuro” nelle amministrazioni per venire incontro a problemi più pressanti per la popolazione, tempestivamente. Ma così va la politica nella sinistra nostrana. Dico questo con una punta di tristezza in quanto proprio le amministrazioni e la Provincia nulla hanno fatto a suo tempo per impedire “a tempo debito” che il Lodigiano, che già ha dato tanto alla Regione Lombardia in termini di disagio ambientale, pagasse ancora di tasca sua esigenze energetiche di altri. Ci si è svegliati per tentare di chiudere la stalla dopo, quando le vacche erano già uscite, cioè la decisione era già stata presa in maniera definitiva.
Si faccia, dunque, la manifestazione di sabato, magari se riesco ad esserci al passaggio per Brembio qualche foto la scatterò per riportarla qui nel blog. Sarà una delle tante belle fiabe da raccontare ai nipoti, domani.
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