mercoledì 30 luglio 2008

L'Italia non è lo zerbino d'Europa

L'Italia non è lo zerbino d'Europa dove tutti possono pulirsi le scarpe dalla merda raccattata qua e là in giro per il continente. La vicenda Hammarberg deve insegnare che è ora che l'Italia alzi la voce, come titola il suo editoriale Il Tempo oggi a firma di Andrea Pamparana. Ecco il testo:

Mentre un commissario del Consiglio d'Europa (che nulla ha a che vedere con l'Unione Europea) si conquistava la sua fetta di notorietà accusando il Governo italiano di raid polizieschi contro i Rom e di pericolo xenofobo nel nostro Paese, un gruppo di pescatori italiani salvava a sud di Lampedusa, in acque libiche, l'ennesimo barcone con clandestini africani lasciati impunemente partire dalla Libia.
Altri sono sbarcati ieri a Lampedusa e subito accolti, rifocillati, trattati dai poliziotti con la consueta umanità.
Il commissario europeo poi ha dovuto precisare che c'era stato un equivoco sulla parola raid. Il ministro Maroni ha replicato sdegnato alla Camera, respingendo questa ridicola ma non nuova accusa.
A questo punto vorrei ricordare un paio di cose: la prima, se i barconi fossero arrivati in Spagna il governo di sinistra di Zapatero avrebbe usato, come sempre, i cannoni delle navi della marina militare. E se non erro il commissario appartiene ad uno di quei Paesi che fino a non molti anni fa trattava i muratori friulani e gli operai del nostro Sud come schiavi, in miserevoli condizioni di lavoro e di vita. Sarebbe ora che i nostri parlamentari europei e magari lo stesso ministro Frattini reagissero non più con sdegno e parole ancorché tuonanti, ma con fatti concreti. Talvolta si ha la sensazione che l'Italia sia considerata a Bruxelles come un anello debole dell'Europa, e non come uno dei tre, quattro grandi Paesi che dell'Unione europea sono il cardine economico e soprattutto culturale fondamentale.

Nessun commento: