Le agenzie ci dicono questa mattina che gli Stati Uniti avevano allertato il governo indiano sul rischio di un possibile attentato via mare contro Mumbai almeno un mese prima degli attacchi. Lo ha detto alla CNN un funzionario del controterrorismo negli Stati Uniti, una fonte - come è tipico negli States - che ha chiesto di restare anonima. L'intelligence Usa aveva dato indicazioni sul rischio che un gruppo arrivasse via mare e lanciasse un attacco su Mumbai. La notizia è stata confermata da fonti delle forze di sicurezza indiane citate dalla Cnn, secondo le quali i funzionari americani avevano anche ripetuto il loro avvertimento. La zona era quindi stata posta in stato di allarme per una settimana, con tanto misure di sicurezza aggiuntive negli alberghi, poi revocate. Lascio al lettore analogie e paralleli.
Il ministro degli Esteri indiano, Pranab Mukherjee, intanto ha smentito qualsiasi ipotesi di azione militare dell'India nei confronti del Pakistan. "Nessuno sta parlando di azioni militari", ha dichiarato precisando, secondo quanto riporta l'agenzia Asian News Service, che piuttosto l'India aspetta da Islamabad una risposta alla richiesta di estradizione di venti militanti. L'India ha chiesto, infatti, al Pakistan la concessione dell'estradizione di venti militanti ricercati. Ad inoltrare la rogatoraria all'«high commissioner» pachistano a Delhi è stato proprio Pranab Mukherjee, che ieri lo ha convocato per questo motivo. Il bilancio delle vittime dell'assedio di Mumbai è stato aggiornato a 201 morti, fra loro 22 stranieri, e oltre 200 feriti.
Un nuovo attentato terroristico oggi in India ha causato la morte di due persone ed il ferimento di altre 30, almeno sei delle quali in modo grave. L'esplosione di un ordigno attivato da un meccanismo ad orologeria è avvenuta all'interno di un treno passeggeri nello stato nordorientale dell'Assam. Il convoglio era partito da Guwahati ed era diretto a Tinsukia, nella parte orientale dello stato. I sospetti della polizia per il momento si incentrano sul movimento Fronte di Liberazione Nazionale Karbi Longri (KLNLF), messo al bando nel paese, in lotta per l'indipendenza della regione dove è stato compiuto l'attentato, in cui è maggioritaria la tribù Karbi. Lo stato di Assam è popolato da oltre 200 gruppi etnici.
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