Il problema del rispetto del bilinguismo in provincia di Trieste è un problema attuale. Lo comprova questo articolo de "Il Piccolo" del 3 dicembre scorso, titolo: "Sgonico all'Anas: subito cartelli bilingui", firmato da Riccardo Tosques.
«Integrare la segnaletica stradale esistente con le relative denominazioni ed indicazioni in lingua slovena pena l’applicazione delle sanzioni vigenti in materia». E’ questa la richiesta formulata dal sindaco di Sgonico Mirko Sardoc attraverso un’ordinanza scritta indirizzata all’Anas Spa, l’ente gestore del tratto di autostrada e delle relative rampe di accesso site nel territorio comunale tuttora sprovviste della segnaletica con la dicitura bilingue.
«L’ordinanza protocollata in data 18 novembre dovrà essere ottemperata nel termine di sessanta giorni continui – recita il documento - altrimenti scatterà «l’applicazione delle sanzioni vigenti in materia». Questo il commento del primo cittadino di Sgonico Mirko Sardoc: «Vogliamo che le leggi nazionali e regionali in materia di tutela della lingua slovena vengano applicate anche per temi non di secondo conto come la segnaletica stradale». Il sindaco ha poi ricordato che anche in caso di apposizione di segnali stradali di nuova collocazione le diciture e le indicazioni dovranno essere sia in lingua italiana che in quella slovena.
Un problema quello dei cartelli bilingui emerso recentemente anche nel comune di San Dorligo della Valle dopo l’ultimazione dei lavori della Grande viabilità. «Anche nella nostra zona persiste l’assenza dei cartelli bilingui sull’autostrada ed è un problema che sta coinvolgendo anche altre realtà della provincia di Trieste», ha spiegato il sindaco di San Dorligo Fulvia Premolin. Qui spesso anche i toponomi sono sbagliati ed è per questo che nelle ultime sedute del Consiglio comunale è emerso la necessità che «tutto il territorio sia tutelato da questo punto di vista».
E anche da Duino Aurisina arriva la notizia di un’ordinanza in arrivo: «I miei uffici stanno preparando un documento simile per cercare di sensibilizzare le autorità competenti sul problema delle insegne stradali bilingui», ha affermato il sindaco Giorgio Ret. Infine anche il Comune di Muggia ha voluto aderire, ma solo moralmente, all’iniziativa presentata da Sardoc: «Per problemi tecnico-legali legati al nostro statuto comunale non possiamo emanare anche noi un’ordinanza simile, ma voglio che sia chiaro che il nostro appoggio al sindaco Sardoc è totale», ha commentato il primo cittadino Nerio Nesladek.
«L’ordinanza protocollata in data 18 novembre dovrà essere ottemperata nel termine di sessanta giorni continui – recita il documento - altrimenti scatterà «l’applicazione delle sanzioni vigenti in materia». Questo il commento del primo cittadino di Sgonico Mirko Sardoc: «Vogliamo che le leggi nazionali e regionali in materia di tutela della lingua slovena vengano applicate anche per temi non di secondo conto come la segnaletica stradale». Il sindaco ha poi ricordato che anche in caso di apposizione di segnali stradali di nuova collocazione le diciture e le indicazioni dovranno essere sia in lingua italiana che in quella slovena.
Un problema quello dei cartelli bilingui emerso recentemente anche nel comune di San Dorligo della Valle dopo l’ultimazione dei lavori della Grande viabilità. «Anche nella nostra zona persiste l’assenza dei cartelli bilingui sull’autostrada ed è un problema che sta coinvolgendo anche altre realtà della provincia di Trieste», ha spiegato il sindaco di San Dorligo Fulvia Premolin. Qui spesso anche i toponomi sono sbagliati ed è per questo che nelle ultime sedute del Consiglio comunale è emerso la necessità che «tutto il territorio sia tutelato da questo punto di vista».
E anche da Duino Aurisina arriva la notizia di un’ordinanza in arrivo: «I miei uffici stanno preparando un documento simile per cercare di sensibilizzare le autorità competenti sul problema delle insegne stradali bilingui», ha affermato il sindaco Giorgio Ret. Infine anche il Comune di Muggia ha voluto aderire, ma solo moralmente, all’iniziativa presentata da Sardoc: «Per problemi tecnico-legali legati al nostro statuto comunale non possiamo emanare anche noi un’ordinanza simile, ma voglio che sia chiaro che il nostro appoggio al sindaco Sardoc è totale», ha commentato il primo cittadino Nerio Nesladek.
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