Trieste ritorna piano piano, grazie all'apertura mentale favorita dall'idea di un'Europa unita dei popoli, a scoprire la sua storia di città asburgica e porto dell'Austria. Finalmente è stato sanato un torto storico: la statua dell'arciduca Massimiliano d'Asburgo, fratello del Kaiser und König Franz Joseph, imperatore del Messico, ritrova la sua collocazione in Piazza Venezia dove fu posizionata nel 1875 alla presenza dell'imperatore Francesco Giuseppe e da dove fu rimossa dall'ottusità degli occupanti sabaudi nel 1918. Riprendo da un'Ansa del 18 dicembre scorso la notizia, titolo: "La statua di Massimiliano ritorna a Trieste".
Dopo 90 anni d'esilio, ritorna a Trieste, nella centralissima piazza Venezia, lungo le rive, la statua dell'arciduca Massimiliano d'Asburgo, fratello dell'imperatore Francesco Giuseppe, re del Messico, ucciso nel 1867. La statua - posizionata a Trieste nel 1875 nel corso di una solenne cerimonia che vide la presenza dell'imperatore - dal 1918, all'arrivo dell'Italia in città, fu tenuta in un deposito comunale fino al 1961, quando fu ricollocata in uno spiazzo del parco del Castello di Miramare. La storia dell'arciduca è fortemente legata a quella di Trieste: Massimiliano morì in Messico nel 1867 ed immediatamente dopo si costituì, nella città che allora era il più importante Porto dell'Impero austriaco, un comitato per raccogliere fondi da destinare proprio alla realizzazione di una statua in sua memoria. Era un riconoscimento per l'attaccamento e l'amore che l'Arciduca aveva dimostrato per la città attraverso molti interventi nell'economia, nella cultura e nel sociale. "La ricollocazione della statua al centro di piazza Venezia - ha detto il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza - sarà di stimolo per lo sviluppo del turismo soprattutto dall'Austria. Molte perrsone - ha detto il sindaco - ritorneranno a visitare Trieste per vedere questo positivo recupero storico, che riporta l'arciduca Massimiliano nel suo sito originario, dando giusto riconoscimento a chi tra l'altro fece costruire il Castello di Miramare che è simbolo della città nel mondo". (ANSA).
Dopo 90 anni d'esilio, ritorna a Trieste, nella centralissima piazza Venezia, lungo le rive, la statua dell'arciduca Massimiliano d'Asburgo, fratello dell'imperatore Francesco Giuseppe, re del Messico, ucciso nel 1867. La statua - posizionata a Trieste nel 1875 nel corso di una solenne cerimonia che vide la presenza dell'imperatore - dal 1918, all'arrivo dell'Italia in città, fu tenuta in un deposito comunale fino al 1961, quando fu ricollocata in uno spiazzo del parco del Castello di Miramare. La storia dell'arciduca è fortemente legata a quella di Trieste: Massimiliano morì in Messico nel 1867 ed immediatamente dopo si costituì, nella città che allora era il più importante Porto dell'Impero austriaco, un comitato per raccogliere fondi da destinare proprio alla realizzazione di una statua in sua memoria. Era un riconoscimento per l'attaccamento e l'amore che l'Arciduca aveva dimostrato per la città attraverso molti interventi nell'economia, nella cultura e nel sociale. "La ricollocazione della statua al centro di piazza Venezia - ha detto il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza - sarà di stimolo per lo sviluppo del turismo soprattutto dall'Austria. Molte perrsone - ha detto il sindaco - ritorneranno a visitare Trieste per vedere questo positivo recupero storico, che riporta l'arciduca Massimiliano nel suo sito originario, dando giusto riconoscimento a chi tra l'altro fece costruire il Castello di Miramare che è simbolo della città nel mondo". (ANSA).
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