giovedì 4 dicembre 2008

La bufera del terrorismo internazionale

Inizio questo post in progress con un'annotazione che ricorda tempi lontani. Questa mattina Klaus Davi per la rubrica "Klauscondicio" ha intervistato Licio Gelli. Il venerabile gran maestro ha affermato sottolineandolo che la strage di Bologna "Fu opera di una mano straniera".
E sempre per restare a casa nostra ieri sera la capogruppo del Pd, Sesa Amici, e il vicepresidente della commissione Affari costituzionali della Camera, Roberto Zaccaria hanno detto che ''La proposta della Lega di una moratoria sulla costruzione delle moschee è rozza e sommaria e manifesta l'ossessione dell'Islam del partito di Umberto Bossi. È una proposta ingiusta e contraria ai dettami della costituzione e della dichiarazione universale dei diritti umani che riconoscono la libertà di culto e di religione di tutti i cittadini''.
Ricordo che una moratoria sulla costruzione di nuove moschee l'aveva chiesta la Lega dopo l'arresto dei due marocchini, uno dei quali predicatore, accusati di associazione a delinquere finalizzata al terrorismo internazionale. Così Roberto Cota, presidente dei deputati della Lega Nord: "Chiediamo una moratoria a tempo indeterminato sulla costruzione di nuove moschee e presunti centri culturali finché il Parlamento non approverà una legge che regolamenti l'edificazione di luoghi di culto che non abbiano sottoscritto intese con lo Stato. Presenteremo una mozione parlamentare in tal senso. Esiste già una nostra proposta di legge per la regolamentazione della costruzione di questi luoghi di culto di cui abbiamo chiesto la calendarizzazione in aula". Ieri il sindaco di Maccherio aveva chiuso il centro islamico in cui erano stati arrestati i due terroristi: "Il sindaco di Macherio, in presenza di irregolarità amministrative che non avrebbero neppure dovuto consentire l'inizio delle attività, ha disposto proprio oggi, con atto amministrativo, la chiusura di quel centro culturale islamico dove sono stati arrestati quei due terroristi", aveva riferito alla Camera il ministro dell'Interno Roberto Maroni. Oggi alla vicenda ha fatto eco Umberto Bossi che al Senato a chi gli chiedeva cosa fare delle moschee esistenti, ha risposto: "Basta non costruirne altre".
E andiamo all'estero. Questa mattina è stato elevato lo stato di allerta per nuovi attentati terroristici nei tre aeroporti indiani di Mumbai, Bangalore e Chennai (la ex Madras). Il ministero dell'aviazione civile ha precisato che l'allarme è stato diffuso sulla base di informazioni di intelligence.
In Afghanistan un attentatore suicida si è fatto saltare in aria a bordo di un'auto all'interno di un complesso dell'intelligence afghana, nella provincia orientale di Khost. Almeno una persona, un agente di guardia, è rimasta uccisa e altre sette ferite, secondo quanto ha precisato il vice governatore di Khost, Tahir Khabari, attribuendo la responsabilità dell'attacco ai ''nemici della pace'', un termine usato dalle autorità afghane per definire i talebani.
In Iraq è di almeno 10 morti e decine di feriti il bilancio del duplice attentato dinamitardo suicida compiuto oggi a Falluja, nella provincia irachena di Al Anbar. Obiettivo dei due attacchi altrettante stazioni di polizia, entrambe gravemente danneggiate nelle esplosioni.
Tornando agli attacchi terroristici di Mumbai (un tempo si sarebbe potuto tragicamente scherzare dicendo: torniamo a bomba a Bombay) l'India ritiene che menti degli attentati del 26 novembre scorso siano due leader di Lashkar-e-Taiba, il gruppo terroristico pachistano che ha la sua base nel Kashmir. Le fonti di Nuova Delhi, che lo rivelano, indicano in Zaki-ur-Rehman Lakhvi e in Yusuf Muzammil gli organizzatori degli attacchi.

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