mercoledì 4 giugno 2008

Krsko contamina solo Di Pietro

Alle ore 21.39 le agenzie hanno battuto la notizia che la Commissione europea in un comunicato ha confermato che “stando alle ultime informazioni ricevute dalle autorità slovene, il reattore nucleare di Krsko è adesso completamente spento”.
Al volo per aggiungere che una situazione simile dovrebbe richiedere buon senso e non sparate facili alla Grillo. Ma tant’è che Di Pietro, che ama spacciarsi per un Grillo della politica, non si lascia sfuggire l’occasione per regalarci una performance del suo teatrino. “Queste sarebbero le centrali nucleari sicure che vogliono costruire anche in Italia? Quelle per cui la Ue lancia l'allarme atomico? Sono soldi sprecati per una tecnologia pericolosa e obsoleta. L'Idv chiede che si investa nella ricerca sul nucleare di quarta generazione, ma oggi punta sulle energie alternative, rinnovabili e sicure, come il solare e l'eolico”. C’è solo un piccolo problema, non è la centrale di Krsko il tipo di impianto che si vuole costruire in Italia. C’è un po’ di confusione, cioè, tra la centrale di Krsko (entrata in funzione nel 1983 – Cernobyl per capirci è del 1987) e quella nuova annunciata lo scorso anno, ma che sarà costruita dalla Slovenia, almeno nelle intenzioni, entro il 2017. Improvvisarsi Grillo, insomma, non è da tutti.

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