mercoledì 16 giugno 2010

Bounty hunter

Le autorità pakistane hanno riferito martedì 15 che hanno fermato un cacciatore americano nella zona senza legge lungo il confine afgano. La polizia ha trovato Gary Faulkner, l'americano, un cinquantunenne californiano, in una remota foresta dopo che era stato dato per scomparso dal gestore dell'albergo in cui aveva preso alloggio in una valle panoramica proprio di fronte al confine della provincia afgana del Nurestan orientale.
L'americano era equipaggiato con una spada di quaranta pollici, una pistola di fabbricazione cinese, un pugnale e occhiali per la visione notturna. Ai funzionari che lo hanno interrogato ha detto di essere in missione per uccidere e che la sua preda era Osama bin Laden. E ha aggiunto che era lì anche per incoraggiare le truppe Nato sotto il comando americano nel loro conflitto contro i miliziani di al Qaeda.
L'uomo, identificato per un edile, avrebbe inoltre giustificato il suo gesto dicendo che voleva vendicare quanti erano morti negli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001. La polizia ha aggiunto che portava con sé un libro di preghiere cristiane e una modica quantità di hashish.
La provincia di Nurestan, abbandonata dalle forze americane lo scorso anno è il più accreditato tra i luoghi dove si dice che bin Laden possa nascondersi. Gli Stati Uniti hanno offerto una taglia di 25 milioni di dollari per informazioni che permettano la cattura di bin Laden.
Insomma, il mito del selvaggio West che non tramonta.

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