lunedì 21 giugno 2010

Il re di Ch'in

Il libro di Fung Yu-Lan, Storia della filosofia cinese, è stato uno dei libri letti in prima liceo. Mi è ritornato tra le mani risistemando uno scaffale della libreria del mio studio. E così sono ritornato a leggiucchiarlo qua e là. Ecco un'altra citazione tra le tante interessanti: «Si dice che "la storia non si ripete" ma si dice anche che "non c'è nulla di nuovo sotto il sole"; forse la verità sta nel mezzo.»
O ancora questo dialogo riportato dal Mencio: «Re Hi di Liang domandò al Maestro: "Come il mondo potrà essere in pace?". Mencio rispose: "Quando ci sarà unità ci sarà pace". "Ma chi può unificare il mondo?" chiese il re: "Colui che non gode nell'uccidere gli uomini, quegli può unificarlo" rispose Mencio (1 a, 6).»
I cinesi nel 221 a. C. trovarono nel re di Ch'in l'unificatore di «tutto ciò che è sotto il Cielo», t'ien-hsia, il termine che Fung Yu-Lan traduce con mondo. E per duemila anni vissero sotto un solo governo che reggeva tutto il «mondo».
Scrive Fung Yu-Lan: «L'unificazione della Cina da parte di Ch'in fu accolta dai Cinesi del tempo con lo stesso animo con cui noi accoglieremmo oggi l'unificazione del mondo. C'è da chiedersi se mai il mondo intero troverà il suo re di Ch'in.

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