Entro fine marzo del prossimo anno, l'iter del federalismo demaniale dovrebbe essere completato. A fine luglio di quest'anno l'Agenzia del demanio dovrebbe fornire un elenco dettagliato ufficiale dei beni che potranno essere trasferiti agli enti locali, pubblicato sul suo sito. Finora, da quel che si sa, sono stati inventariati beni che valgono oltre 3 miliardi di euro. Sono 9.000 immobili, chilometri di spiagge, centinaia di miniere, fiumi e laghi (però in concessione). E sui giornali si fa anche l'elenco dei pezzi più pregiati. Tra le curiosità si sa da ieri che ci sono anche pezzi delle Dolomiti, come le Tofane, il Sorapis, il Monte Cristallo, la Croda Rossa e altri monti. Anche se più clamore suscita la facoltà di Ingegneria della Sapienza o il Nuovo Cinema Sacher di Nanni Moretti, che vale da solo quattro milioni e mezzo di euro, o l'intera area dell'Idroscalo di Ostia, luogo dell'assassinio di Pier Paolo Pasolini, valore circa 7 milioni di euro.
Lo step successivo sarà il 20 agosto, quando le amministrazioni centrali dovranno indicare i beni in uso che intendono conservare. altri tre mesi e il governo pubblicherà l'elenco dei beni che saranno effettivamente cedibili agli enti locali. Siamo al 20 novembre: le Regioni e i Comuni avranno 60 giorni di tempo per dichiarare le loro intenzioni.
Il passaggio di mano, da demanio statale a demanio locale, dovrebbe contribuire ad una valorizzazione dei beni, o addirittura ad una cessione a privati, il cui ricavato andrà in gran parte alla riduzione del debito locale e per il restante 25% di quello pubblico. Sul «federalismo demaniale», definito da Luca Zaia «una cosa giusta», l'opposizione non ha mancato di sollevare critiche. Per il portavoce dei Verdi Angelo Bonelli, ad esempio, «dietro questa alienazione di beni si nasconde la più grande operazione edilizia ed immobiliare della storia della Repubblica italiana». Ed è un timore alimentato da ciò che quotidianamente si registra quotidianamente nella politica e nell'amministrazione del paese a tutti i livelli.
Curiosa, mi si permetta l'aggettivo, l'esternazione in merito dell'on. Francesco Boccia del Partito democratico: «Il federalismo non deve diventare un suk, ma una nuova stagione di doveri», cui ha aggiunto l'annuncio che il Pd intende battersi perché siano introdotte «forme di compensazione dei territori meno fortunati». Non si capisce bene il perché.
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