En passant, trascrivo da un articolo di Francesca Schianchi su La Stampa questo passo riguardante le dichiarazioni in propria difesa del neoministro Aldo Brancher: «Mi ritengo una persona equilibrata e onesta, di buon senso, che ha sempre lavorato e continua a lavorare». Ora si definisce «sereno», impegnato a «proteggere la mia famiglia, i miei bambini», in particolare «dal riflesso che queste cose vergognose hanno dal punto di vista degli affetti personali». Voglio, qui, solo osservare che questa sorta di «tattica», ricordarsi della famiglia e degli innocenti pargoli dopo aver fatto la frittata, è un leit-motiv che si ritrova spesso, ad ogni latitudine e longitudine del mondo politico. Se ne hanno esempi a bizzeffe, sia tra i big che tra gli ultimi portaborse di provincia. Insomma, le critiche fanno male alla famiglia, la mala politica, il malaffare no.
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