mercoledì 16 giugno 2010

Senza arte né parte

Martedì 15 giugno, il quotidiano di Lodi Il Cittadino ha pubblicato nelle pagine di Lettere & Opinioni una mia replica alle affermazioni del sindaco di Brembio, Giuseppe Sozzi, sollecitato dal giornalista Andrea Bagatta dopo che nei giorni precedenti lo stesso giornale aveva pubblicato una mia ironica presa di posizione critica sull'ordinanza di «caccia» alle nutrie dello stesso sindaco. Chi fosse interessato può trovare tutta la documentazione relativa alla questione - lettere, articolo e quant'altro - sul foglio settimanale online Fatti e Parole.
«Mi scuso col giornale per questa breve replica dovuta alle parole del sindaco Sozzi contenute nell’articolo di venerdì di Andrea Bagatta.
Due sole chiose alle affermazioni del sindaco. La prima, generale, è che forse sarebbe ora che gli amministratori dei piccoli comuni, prima di prendere una qualunque decisione, si documentassero, a Brembio come altrove, seriamente in merito, cosa che troppo spesso non si rileva ed i guasti e disagi ne sono la conseguenza. Anche perché la delega degli elettori non è una cambiale in bianco. Iniziative ben ponderate rischierebbero «solo» di ottenere l’appoggio di tutti e non soltanto della propria claque, del proprio clan politico e della lobby o delle lobbies di turno.
La seconda è che né io né altri «fuori dal coro» mai ci sogneremmo di definire il sindaco o i suoi assessori «i soliti senza arte né parte». Banalmente perché i nostri concittadini, noi, li rispettiamo la pensino o non la pensino come noi, facciano o non facciano come noi vorremmo. A disprezzare senza argomenti si rischia soltanto la figura del pugile suonato all’angolo che mena alla cieca.
Un ultimo inciso. Se finora si sono abbattuti dal 2008 nel territorio di Brembio, in tre periodi d’uscita, 2000 esemplari, il dubbio è che o il numero vantato è esagerato o le nutrie rimaste si contano in pochi capi o più evidentemente, se il problema si ripropone ancora, che il metodo scelto è estremamente inefficace e, dunque, in ogni caso, la sparatoria ha altre motivazioni, tra cui non ultima quella di avere a disposizione prede cacciabili a buon mercato. Poiché la nutria è un animale per nulla aggressivo e non erratico, consiglierei per risolvere il problema di fare come negli Stati Uniti, considerarlo, cioè, un normale animale da compagnia. Forse contribuirebbe a migliorare il carattere di noi umani. Quanto agli agricoltori che reclamano danni tutti da dimostrare, consiglierei di pretendere la possibilità che tali danni vengano riconosciuti a livello assicurativo, come del resto già avviene all’estero.»

Nessun commento: