giovedì 17 giugno 2010

La coda delle nutrie

Un amico, giorni fa, diceva che quella delle nutrie è solo questione di coda. Se avessero una coda, che ne so, come uno scoiattolo, invece di quella che si ritrovano, troverebbero più facilmente un maggior numero di sostenitori della loro causa. Infelice storia di migranti involontari. Portati qui dal Sudamerica per arricchire le tasche di allevatori incantati dal possibile guadagno della vendita delle pellicce, tant'è che una volta questi roditori portavano il nomignolo vezzoso di castorini, abbandonati una volta che l'eldorado si dimostrò una bufala - per risparmiare le spese della loro soppressione, bisogna ricordarlo - oggi vengono «sparati» per molte ragioni che spaziano dalla politica alle motivazioni economiche che tengono in vita lo sport della caccia. Che dire, forse bisognerebbe consigliare loro di rifarsi la coda, magari una bella coda di paglia come quella ostentata molte volte dai loro nemici.

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