venerdì 18 giugno 2010

Mani dietro la schiena!

So che ogni volta che apriva bocca in Tv gli amici piddini si toccavano. Poi ha detto addio e sicuramente, e non solo Zoro, in molti hanno tirato un sospiro di sollievo. Questa mattina, ai microfoni di Sky Tg24 di nuovo lui, il belloccio oggi leader di Alleanza per l'Italia, a lanciare come Nostradamus una profezia. Francesco Rutelli ha detto: «Credo che la Lega farà cadere il governo Berlusconi da qui a un anno». Non ci sono state feste nelle strade, ma dicono i più di una catena di Sant'Antonio di mani che sparivano sotto i tavoli.
Ma da dove viene la convinzione del bel Francesco. Presto detto: «Questo perché avremo un federalismo che non corrisponderà al mito che se ne fa: il Nord ci guadagna, il Sud si risana, i conti tornano in equilibrio, e si compensa per le regioni più povere. È una cosa - ha sentenziato Rutelli - impossibile di fronte a manovre restrittive».
E dunque? Così tira le somme il leader di Api (che non è una benzina): «A mio avviso la Lega, da qui ad alcuni mesi, non ce la farà più a reggere un assetto politico in cui il federalismo costa, in cui il federalismo dimostra di non ridurre i centri di spesa e la questione bicolore Berlusconi-Lega in cui non c'è più Fini, non c'è più Casini, non starà più in piedi».
Nessuna notizia sulle mani di Fini e Casini.
Ma al di là dell'aspetto «mistico» che può far suonare come profonde le asserzioni del nostro, c'è da dire che il federalismo non c'è ancora e difficilmente vagirà nel lasso di tempo indicato al punto tale da voler buttare il bimbo con l'acqua sporca e, dunque, ciò di cui si disquisisce è il sesso degli angeli.
Più che fantasticare su una rottura dell'asse Arcore-Via Bellerio, l'opposizione parlamentare dovrebbe smetterla di fare il saggio sulla riva del fiume, rimboccarsi le maniche ed operare, non solo a parole, perché si affrontino i problemi vitali, ci si occupi del Paese e non delle fisime del Cavaliere.

Nessun commento: