venerdì 6 agosto 2010

Il media Paese

Al precedente post aggiungo ancora questa intervista del Giornale di Sicilia fatta a Maurizio Belpietro, direttore di Libero: «Ma il Cavaliere giocherà d'anticipo», http://bit.ly/9mRfB9. Secondo Belpietro opposizione e finiani studiano un ribaltone.
Raccologo poi qui gli editoriali di oggi sulla situazione politica italiana dei principali quotidiani italiani.
Avvenire
Marco Olivetti: Fatti inediti in Parlamento (più qualcosa da Prima Repubblica), http://bit.ly/bUAStJ. Il voto di mercoledì e il ritorno di antiche fenomenologie politiche.
Corriere della Sera
Pietro Ostellino: I numeri del Cavaliere, http://bit.ly/bpXox9. Conti in parlamento e rapporto con il Paese.
Gian Antonio Stella: La moltiplicazione dei quattro gatti, http://bit.ly/b71YUt. Trentatré deputati, dieci senatori più, a sorpresa, Chiara Moroni. Quanto basta perché gli amici si diano di gomito dicendo che anche Gianfranco Fini (nella scia di Berlusconi si capisce) un miracolo l'ha fatto: la moltiplicazione dei gatti.
Pierluigi Battista: L'inesauribile fantasia lessicale di una democrazia compiaciuta di sé, http://bit.ly/aIPWZU. Inesauribile fantasia lessicale nella politica italiana. Fanno il loro trionfale ingresso due formule nuovissime. Il «governo dei pochi» di Massimo D'Alema. E «area di responsabilità», copyright Italo Bocchino, per scacciare i fantasmi del polo neo-centrista.
Giovanni Belardelli: Quello che manca all'Italia di oggi è un'opinione pubblica unita, http://bit.ly/aoGV7A. Paragonare la nostra situazione con la Francia del secondo '700 non è solo un «divertissement». L'«ancien régime» fu distrutto dalla critica a cui i francesi sottoponevano gli atti prodotti dalla politica.
Quotidiano Nazionale
Giancarlo Mazzuca, deputato del Pdl: Lo sfogo di Tremonti: «Peccato finisca così», http://bit.ly/dbaO0u. Alla cena di Villa Miani Silvio ha cercato di motivare i deputati tristi.
Franco Cangini: Prima si vota meglio è, http://bit.ly/cajfVB. Fermo restando che lo scioglimento delle Camere passa dal Quirinale (ma non prima che finisca la commedia della maggioranza "morto che cammina"), due ragioni impediscono a Berlusconi di mettere subito all'incasso la fine infelice di questa esperienza di governo, per convertirla in un nuovo inizio sancito da elezioni anticipate.
Il Mattino
Alessandro Campi: Il prigioniero del Carroccio, http://bit.ly/cZDHSd. Con la nascita del Pdl Berlusconi doveva fare il grande partito dei moderati italiani. In realtà ha dimostrato - con l'espulsione dei finiani - che la sua vera intenzione era di farsi, come già nel caso di Forza Italia, un partito interamente a sua immagine e somiglianza, come tale destinato a non sopravvivere alla sua scomparsa dalla scena.
Il Giornale
Vittorio Feltri: Perché Fini pugnala alla schiena i suoi elettori, http://bit.ly/b1QKYj. Non c'è niente da capire. Sono tutti da compatire. Il momento politico è indecifrabile sul piano razionale e forse bisognerebbe chiedere soccorso alla psichiatria per tentare di orientarsi.
Il Foglio
Enrico Cisnetto: Dati alla mano, http://bit.ly/bSEihP. Qualche numeretto utile per capire quanto le elezioni farebbero male all'economia del Paese.
Salvatore Merlo: Quella strana sintonia tra Tremonti e Letta in aiuto del Cav. inguaiato, http://bit.ly/dAP9Gj. I duellanti della legislatura invitano alla cautela sui tempi della crisi. Berlusconi riorganizza il Pdl in vista delle urne.
Il Messaggero
Claudio Sardo: Nel 2010 elezioni impossibili. Ma il Cavaliere scopre che è difficile votare pure a primavera, http://bit.ly/d4O23n. Berlusconi ha qualche settimana per meditare sul da farsi. Intanto però registra che sia Gianni Letta che Giulio Tremonti, pur in contrasto tra loro in molte recenti occasioni, sono tutt'altro che entusiasti dell'idea di chiudere in anticipo la legislatura.
Carlo Fusi: Bipolarismo forzoso o frammentazione, il bivio che blocca il Paese, http://bit.ly/ae8B4G. Le cronache politiche degli ultimi giorni riconsegnano l'immagine di un Paese cronicamente debilitato dal virus dell'instabilità.
Il Sole 24 Ore
Antonio Costato: Elezioni ora? Un vero shock, http://bit.ly/colr2c. I danni sul sistema Italia.
Roberto D'Alimonte: Così Berlusconi rischia al Senato, http://bit.ly/azSIr6. Simulazione elettorale: se un terzo dei voti ex-An va a Fini il premier è in minoranza.
Stefano Folli: Prima delle urne il premier dovrebbe sforzarsi di governare, http://bit.ly/dqp2O6. La corsa al voto presenta incognite anche per il Pdl. Settembre mese decisivo.
Il Tempo
Mario Sechi: Domande inglesi per Mister Fini, http://bit.ly/baDHgV. La storia della casa a Montecarlo della contessa Anna Maria Colleoni, passata da Alleanza nazionale a due società offshore e infine affittata al fratello della moglie di Gianfranco Fini, si fa ogni giorno più interessante e, francamente, trovo stupefacente che un politico navigato come Pier Ferdinando Casini parli di «squadrismo intimidatorio» riferendosi a quanto pubblicano i giornali.
La Repubblica
Curzio Maltese: La catastrofe da evitare, http://bit.ly/ciEu3Z. Nella storia d'Italia le pagliacciate tendono a finire in tragedia. Lo scoppio della bolla del berlusconismo era prevedibile e previsto, ma purtroppo non dal soggetto in teoria più interessato: l'opposizione.
La Stampa
Marcello Sorgi: È Umberto il capo della maggioranza, http://bit.ly/aS72HM.
Libero
Pietrangelo Buttafuoco: Camerati, a noi Silvio ci ha salvati, http://bit.ly/9Rk1uo. «Se non ci fosse stato Berlusconi la destra sarebbe diventata oscena». «I missini le compravano le case perché nessuno voleva affittarcele».
Maurizio Belpietro: Gianfranco si sta comportando peggio di tutti, http://bit.ly/aRU9HN. Quando Claudio Scajola fu sospettato di aver ricevuto un "aiutino" da 900 mila euro per comprarsi casa di fronte al Colosseo, noi fummo tra i primi a scrivere che non poteva rimanere in silenzio, maaveva il dovere di spiegare come fossero andate le cose, indipendentemente dall'inchiesta giudiziaria in corso.
Secolo d'Italia
Flavia Perina: Dossieraggio, quel "salto di qualità", http://bit.ly/dqvR6M.

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