sabato 7 agosto 2010

Tertium non datur

Il voto sulla mozione di sfiducia al sottosegretario alla Giustizia Caliendo ha tradotto con una cifra il peso dell'attuale maggioranza Pdl-Lega alla Camera: 299 voti. Anche aggiungendo i 5 assenti mancano poco più di una decina di voti. Il nuovo gruppo di Fli è determinante alla Camera con i suoi 34 deputati. Così l'aritmetica. Quanto alle posizioni, ovviamente il Pdl chiede fiducia incondizionata al governo da parte della maggioranza uscita dalle urne, altrimenti si va al voto. Anche la Lega è contraria a soluzioni alternative come potrebbe essere un governo di larghe intese: questo governo o in caso di problemi parlamentari il voto. I finiani sono dell'idea di continuare la legislatura appoggiando il governo ma solo sul programma. Su ciò che non fa parte del programma condiviso nel momento elettorale reclamano la loro autonomia di decisione.
Il paradosso è che sia l'opposizione di peso a voler evitare più di ogni altro le elezioni anticipate e propongono con diverse sfumature una loro versione dell'assalto al Palazzo d'Inverno romano e la deposizione dello zar Berlusconi. Udc e Api sono dell'avviso che le urne siano da evitare a tutti i costi: le due formazioni nell'attuale stato dell'arte sparirebbero o sarebbero drasticamente ridimensionate. Il Pd punta a raggiungere il potere che l'elettorato gli ha negato e che gli rinnegherebbe con nuove elezioni attraverso la proposta di un nuovo governo anche guidato da una personalità dell'attuale maggioranza, che però non sia Berlusconi. Pronti a darlo via, il lato b, pur di metterlo su qualche poltrona. Solo Di Pietro con l'Italia dei Valori non teme le elezioni ed è disposto ad acconsentire un nuovo governo ma esclusivamente per approvare una nuova legge elettorale.
È insomma evidente che o si prosegue così fino a fine legislatura cercando di realizzare il programma proposto agli italiani o si va al voto anticipato. Tertium non datur, checché ne dica Kerensky Bersani. Tutto il resto saranno chiacchiere agostane sotto l'ombrellone.

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