«Su quali basi si può parlare di un governo di transizione, senza Berlusconi poi? Questa proposta dimostra che il Pd sta facendo un'analisi irrealistica della attuale crisi: pensano che Berlusconi sia scomparso. E non lo è affatto, così come non lo è la maggioranza. Si può pensare ad un governo di responsabilità nazionale. Guidato dal Cavaliere, che comunque avverte il senso della responsabilità verso il Paese». Così Rocco Buttiglione in un intervista a Libero del 10 agosto. Il pezzo, intitolato «Mai alleanze tra Udc e futuristi» il presidente dell'Udc scartava la possibilità di accordo col presidente della Camera Gianfranco Fini in caso di voto anticipato: Con Gianfranco Fini e i finiani non abbiamo molto in comune, se non un certo sentimento della legalità, del rispetto istituzionale, dell'idea che non si può condurre eternamente una lotta contro le magistrature».
Ferdinando Adornato, deputato oggi Udc, intervistato due giorni dopo dal Sole 24 Ore, dopo aver detto «Noi in tempi non sospetti parlammo di un governo di responsabilità nazionale come unica via d'uscita a una doppia crisi, economica e istituzionale. questo vale ancora per il presente» e ricordato che «per il futuro invece abbiamo fatto appello alle forze moderate presenti in tutti gli schieramenti per la nascita di un partito della nazione», si trova davanti la domanda che mette a nudo il nocciolo della questione: «Tra i moderati c'è o no il Pd? Bersani è un alleato?». E Adornato così risponde: «Un Pd che rompesse con Di Pietro e facesse sua l'attitudine a un'area di responsabilità - non solo in caso di voto - potrebbe essere una novità per tutta la scena politica. Il nostro invito a Bersani è di rompere con l'Idv e con l'area antagonista». E cosa intenda per area antagonista lo specifica subito dopo: «Per area antagonista intendo quella prima rappresentata da Bertinotti, poi da Di Pietro, ora anche da Vendola. Credo che tutte meritino di essere rappresentate ma non tutte sono di governo».
Finiani no, almeno per ora. Pd no, se non rompe definitivamente con la sinistra. Chi altro c'è? Rutelli!
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