giovedì 17 aprile 2008

Chi ha ucciso l'uomo ragno

Una prima ricerca condotta da Consortium per Rai e Sky sui flussi elettorali non lascia dubbi su dove sono finiti i voti che Rifondazione, Pdci e Verdi avevano nel 2006. Il 40, 3 per cento dei voti di Rifondazione è passato al Pd, il 6,3 per cento all'Italia dei Valori, per un totale del 46,9 per cento. Il numero conferma la prima impressione avuta assistendo nei due seggi del mio comune allo spoglio: che Veltroni, cioè, avesse sguinzagliato il suo zoccolo duro ex [?] comunista casa per casa a cercare di convincere i compagni meno “duri e puri” a turarsi il naso e a votare il “romano” Veltroni, illudendoli che così si arginava l’avanzata vittoriosa del Berlusca.
Ancora più alto, secondo Consortium, il dato che riguarda il Pdci. Il 48,1 per cento dei voti sarebbe finito a Veltroni e il 6,4 per cento a Di Pietro, ben dunque il 55,5 per cento dei consensi dei comunisti italiani. Del voto verde infine, al Pd sarebbe andato il 45,1 per cento e all'Idv l'11,3 per cento, un totale del 56,4 per cento. In sostanza secondo Consortium sarebbe rimasto fedele a Bertinotti il 38,4 degli elettori, a Diliberto il 20 per cento e a Pecoraro Scanio il 24,8 per cento.
Ma non finisce qui: avrebbero scelto Berlusconi il 5,1 per cento dei rifondaroli, il 5,6 per cento dei comunisti e addirittura l'8 per cento dei verdi. Infine Marco Ferrando e il Partito comunista dei lavoratori avrebbero portato via solo lo 0,4 per cento a Rifondazione e l'1 per cento ai Verdi, ma ben l'11 per cento al partito di Diliberto. Sinistra Critica di Franco Turigliatto avrebbe tolto il 5,4 per cento a Rifondazione, il 3,8 al Pdci e il 2 per cento ai Verdi.

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