mercoledì 30 aprile 2008

Al Senato: cacciate Bassolino

Tra i primi atti dei nuovi senatori c’è stata la presentazione di una mozione (1-00001) sulla questione dei rifiuti nel Napoletano con cui si chiede lo scioglimento del Consiglio regionale della Campania e la rimozione del Presidente Bassolino. I presentatori sono i senatori Paravia, Fasano, Giuliano, De Gregorio, Izzo, De Feo, Sarro, Vetrella, Compagna, Sibilia, Contini, Nespoli, Coronella, Saia. Questo il testo:

Il Senato,
premesso che:
la pessima gestione del ciclo dei rifiuti nella regione Campania ha portato, in data 29 febbraio 2008, il Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Napoli, Marcello Piscopo, a decidere il rinvio a giudizio del suo attuale Presidente, on. Antonio Bassolino, già Commissario straordinario per l'emergenza rifiuti dal 2000 al 2004, e di altre ventisette persone;
la Commissione europea, già il 27 giugno 2007, ha avviato una procedura d'infrazione contro l'Italia per la crisi cronica dei rifiuti che coinvolgeva Napoli e il resto della regione Campania;
i danni arrecati, direttamente e indirettamente, al sistema economico, anche nazionale, ammontano a vari miliardi di euro;
considerato che:
il deflagrare dell'emergenza relativa allo smaltimento dei rifiuti in Campania ha duramente intaccato l'immagine e la credibilità nazionale;
già nel corso dell'ampio dibattito svoltosi nella seduta antimeridiana di giovedì 17 gennaio 2008, in questo ramo del Parlamento, sulle comunicazioni del Governo sull'emergenza rifiuti in Campania e sulle relative proposte di risoluzione, sono stati più volte sottolineati la gravità della situazione, i danni ed i rischi ad essa connessi per la salute dei cittadini campani, la disgregazione del tessuto sociale e l'invadenza della criminalità organizzata, le conseguenze economiche, specie per il calo di fiducia dei consumatori nei confronti dei prodotti dell'agricoltura e dell'allevamento, la compromissione dell'immagine a livello mondiale che sta producendo effetti devastanti sul turismo e sulla commercializzazione dei prodotti tipici regionali;
la situazione attuale frutto di oltre un decennio di omissioni, inadempienze, clientelismo e malaffare degli amministratori regionali, provinciali, locali e di discontinue gestioni commissariali;
le misure emergenziali adottate dal dimissionario Governo Prodi rappresentano una vera e propria dichiarazione di resa di fronte all'ordinaria catastrofe che i cittadini campani sono quotidianamente chiamati a subire da un decennio,
impegna il Governo:
a proporre, ai sensi dell'art. 51 della legge 10 febbraio 1953, n. 62, lo scioglimento del Consiglio regionale della Campania e la rimozione del Presidente della Giunta, secondo quanto previsto dall'art. 126 della Costituzione.

Riporto il titolo di alcune proposte di legge tra le tantissime presentate dai nuovi senatori. Di queste con prossimi post cercherò di dare un’informazione più completa.
Comincio con la senatrice Poretti Donatella che ha proposto un DDL Costituzionale “Modifica all'articolo 1 della Costituzione” (121); il senatore Comincioli Romano ritiene fondamentale un disegno di legge “Riconoscimento dell'Inno ufficiale della Repubblica italiana” (5), come pure il senatore Grillo Luigi con “Inno della Repubblica italiana” (204).
Attivissimo il presidente emerito Francesco Cossiga, senatore a vita, che vuole autoabolirsi: DDL Costituzionali “Modifica all'articolo 59 della Costituzione, in materia di senatori a vita” (223) e “Abolizione dell'istituto dei senatori a vita e disposizioni relative agli ex Presidenti della Repubblica” (224). Ne elenco altri, tra i molti di Cossiga, significativi per un motivo o per l’altro: DDL Costituzionale “Norme sulla inviolabilità del Presidente della Repubblica” (192); DDL Costituzionale “Attribuzioni del Presidente della Repubblica” (207); DDL Costituzionale “Riconoscimento del diritto di autodeterminazione al Land Sudtyrol - Provincia Autonoma di Bolzano” (218); “Norme sulla cittadinanza dei soggetti appartenenti all'ebraismo” (221); “Soppressione della Direzione investigativa antimafia” (190); “Concessione di amnistia per i reati di spionaggio, di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico, commessi contro lo Stato italiano e gli Stati alleati e associati” (198); DDL Costituzionale “Autorizzazione al Governo della Repubblica di dichiarare decaduto o denunziare l'Accordo bilaterale italo-americano del 20 ottobre 1954” (225); “Norme sulla disciolta struttura italiana dell'organizzazione clandestina nordatlantica di "Stay Behind Nets", nota in Italia con il nome di "Gladio", e sul personale militare e civile volontario in essa inquadrato” (230).
Elenco infine altri di altri firmatari che ritengo almeno nel titolo d’un certo interesse. Innanzitutto il DDL Costituzionale del senatore Dini Lamberto “Modifiche agli articoli 114, 117, 118, 119, 120, 132, e 133 della Costituzione, riguardanti la soppressione delle Province” (194). Poi quello del senatore Vitali Walter “Norme a tutela della memoria dei crimini nazifascisti” (76) e quello del senatore Ramponi Luigi “Interventi in favore dei cittadini italiani avviati ai lavori forzati nei campi di prigionia nazisti” (172). Sempre del senatore Ramponi l’ennesimo intervento per chiudere definitivamente (ma quando?) la questione Stato italiano – esuli: “Disposizioni per la liquidazione definitiva degli indennizzi dovuti a cittadini, enti e imprese italiani per beni, diritti e interessi perduti in territori già soggetti alla sovranità italiana e all'estero” (150). E chiudo con quello della senatrice Thaler Ausserhofer Helga “Modifica dell'articolo 639 del codice penale in materia di deturpamento e imbrattamento di cose altrui” (98).
Ripeto, quelli elencati sono soltanto una piccola parte e molti di quelli qui taciuti sono ben più importanti in quanto riguardano la sanità, il disagio, i diritti civili. Ne riparlerò in seguito.

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