Alle 17:09 le agenzie annunciavano che i municipi rossi avevano abbandonato Rutelli. A un primo esame del voto nei singoli municipi aveva subito colpito non tanto il dato sfavorevole a Rutelli nei municipi più moderati, che era previsto, quanto il risultato molto negativo, vero e proprio tracollo, nei municipi di sinistra della Capitale. Zone, dicevano le agenzie, come il V, il VI, il VII, il IX, il X e l'XI, dove Rutelli doveva e prevedeva di vincere con ampio margine, non solo non segnavano nessun distacco in favore del candidato del centrosinistra, ma addirittura in alcuni casi “Er cipria” era incredibilmente sotto Alemanno.
Alla fine un distacco netto che alle 18.40 era di 7,2 punti percentuali. Un tonfo epocale. Di Rutelli, di Veltroni, del Pd e della sua politica.
Alla fine un distacco netto che alle 18.40 era di 7,2 punti percentuali. Un tonfo epocale. Di Rutelli, di Veltroni, del Pd e della sua politica.
Oggi Veltroni, durante l'incontro con i neoeletti del Pd in Parlamento, aveva detto che oltre al “governo ombra” il Pd tenterà di attivare anche una “informazione ombra” per far fronte al monopolio dell'informazione da parte del governo. Mi sa, ma è solo una battuta, che lo stesso Pd stia diventando un’ombra. Ma ha anche detto: “È venuto il tempo che una generazione nuova possa assumere ruoli di responsabilità in tutte le dimensioni del partito. La necessità di favorire l'ingresso nella struttura del partito federale di energie e forze nuove è sentita da tutti”. Dopo due disfatte così incredibilmente madornali e ampie, Veltroni dovrebbe trarre dalle sue stesse parole le conclusioni. Andarsene. Lui e Rutelli.
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