mercoledì 16 aprile 2008

Illy travolto dal vento del Nord

Renzo Tondo è il nuovo presidente della Regione Friuli Venezia Giulia. Ha ricevuto 409.370 voti, pari al 53,82%. Questi i dati relativi alla sua coalizione: Pdl 187.052 voti (33,0%), 21 seggi, Lega Nord 73.240 (12,9%), 8 seggi, Udc 34.848 voti (6,1%), 4 seggi, Partito Pensionati 8.868 voti (1,6%), 1 seggio.
Riccardo Illy, presidente uscente, ha ricevuto 351.205 voti (46,18%). Così la sua coalizione: Pd 169.584 voti (29,9%), 15 seggi, Sinistra Arcobaleno 32.035 voti (5,7%), 3 seggi, Cittadini per il Presidente 28.867 (5,1%), 2 seggi, Idv 25.432 (4,5%), 2 seggi, Slovenska Skupnost 7.003 voti (1,2%), 1 seggio.
Illy nel 2003 era stato proclamato presidente col 53,2% dei voti, contro il 43,2% di Alessandra Guerra ed il 3,6% di Ferruccio Saro.
Da sottolineare il risultato della lista di Di Pietro che dal 1,5% del 2003 passa al 4,5%, quello dell’Udc che passa dal 4,3% al 6,1% e soprattutto quello della Lega Nord che passa dal 9,3% al 12,9%. Non trascurabile infine per il rotondo successo complessivo di Tondo anche l’apporto del Partito Pensionati, nella scorsa tornata con Illy, che incrementa i voti attestandosi sull’1,6% (+0,4%).
Il voto premia, come ho detto, molto la Lega Nord che si era presentata a livello di programma con fermo e deciso sostegno ai punti seguenti:
  • Meno soldi a Roma, più servizi ai cittadini: aumento della quota di imposte da trattenere nel territorio;
  • Lotta serrata alla criminalità e al degrado urbano, impegno serrato per la sicurezza;

  • Aiuti alle famiglie, ai giovani e assistenza sociale, alloggi popolari e asili per i cittadini italiani indigenti e degli stati membri dell’Unione Europea residenti da almeno 5 anni in Friuli Venezia Giulia;

  • Abbattimento dei costi della politica, iniziando con la diminuzione dei Consiglieri regionali e con una serie di tetti negli stipendi dei manager pubblici e negli emolumenti, con il divieto di cumulo per le cariche pubbliche;

  • Quattro province per quattro Aziende Socio-Sanitarie: organizzazione su scala provinciale dei servizi socio-sanitari per una sanità diffusa nel territorio, per la prevenzione nella salute pubblica, la tutela delle famiglie, l’assistenza agli anziani;

  • I Comuni protagonisti con l’applicazione concreta del principio di sussidiarietà: le scelte che riguardano la vita dei cittadini devono essere prese dall’ente pubblico più prossimo ai cittadini stessi e in grado di dare, per dimensionamento e capacità operativa, una risposta tempestiva, economica ma adeguata ai bisogni della cittadinanza;

  • Friuli Venezia Giulia, culture, lingue e tradizioni da valorizzare per difendere l’identità: ogni Provincia deve valorizzare la propria specificità culturale e linguistica, difendendo le tradizioni, la lingua e i costumi del popolo e delle minoranze che convivono nello stesso territorio da secoli;

  • Il Friuli Venezia Giulia centro e cuore di una macro-regione europea, con Veneto, Carinzia, Slovenia, proiettate verso il futuro, unite da una rete infrastrutturale moderna e servizi all’avanguardia.

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