Le agenzie ci dicono oggi che gli Stati Uniti stanno facendo un ulteriore passo per avvicinarsi al resto del mondo sul problema del riscaldamento globale. Anche se Washington resta fermamente contraria a qualsiasi obiettivo vincolante nella riduzione delle emissioni di gas serra, dallo staff della Casa Bianca hanno annunciato che il presidente Bush, parlando ad un platea di industriali, introdurrà per la prima volta nel dibattito la necessità di fissare per gli Usa una tabella di marcia nel taglio delle emissioni di CO2, con traguardi specifici per il 2025. Finché c’è aria c’è speranza.
Sempre oggi si è venuti a sapere che la Cina ha superato gli Stati Uniti come Paese maggior produttore di emissioni inquinanti nel mondo. La notizia viene dalla California, dove alcuni ricercatori hanno rilevato che il sorpasso degli Usa da parte del colosso cinese, che gli esperti prevedevano per il 2020 - è già avvenuto nel 2006. Forti no? questi cinesi, il loro comunismo capitalista o capitalismo comunista, il loro capitalcomunismo insomma non ha avversari.
Lo studio, realizzato dai professori di economia Maximilian Aufhammer dell’Università di Berkeley e Richard Carson dell’Università di San Diego, sarà pubblicato il mese prossimo, dicono le agenzie. I ricercatori, monitorando l'uso dei combustibili fossili nelle diverse province cinesi, hanno calcolato un aumento dell'11% delle emissioni di CO2 dal 2004 al 2010, contro le precedenti previsioni che stimavano una crescita tra il 2,5 e il 5%. La previsione è che entro il 2010 “ci sarà un aumento di 600 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 in Cina, rispetto ai livelli del 2000”. Uno scenario che, secondo i ricercatori “vanificherà la riduzione di 116 milioni di tonnellate di emissioni garantita da tutti i Paesi industrializzati che hanno rispettato il Protocollo di Kyoto”. Il professor Aufhammer, commentando i risultati della ricerca, ha sottolineato come essi “vanno oltre le nostre peggiori previsioni e dimostrano che l'obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti si fa sempre più difficile da raggiungere”. Il clima insomma non farà altro che adeguarsi sempre più alla pazzia degli uomini. Con tutto ciò che di peggio si può pensare.
Sempre oggi si è venuti a sapere che la Cina ha superato gli Stati Uniti come Paese maggior produttore di emissioni inquinanti nel mondo. La notizia viene dalla California, dove alcuni ricercatori hanno rilevato che il sorpasso degli Usa da parte del colosso cinese, che gli esperti prevedevano per il 2020 - è già avvenuto nel 2006. Forti no? questi cinesi, il loro comunismo capitalista o capitalismo comunista, il loro capitalcomunismo insomma non ha avversari.
Lo studio, realizzato dai professori di economia Maximilian Aufhammer dell’Università di Berkeley e Richard Carson dell’Università di San Diego, sarà pubblicato il mese prossimo, dicono le agenzie. I ricercatori, monitorando l'uso dei combustibili fossili nelle diverse province cinesi, hanno calcolato un aumento dell'11% delle emissioni di CO2 dal 2004 al 2010, contro le precedenti previsioni che stimavano una crescita tra il 2,5 e il 5%. La previsione è che entro il 2010 “ci sarà un aumento di 600 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 in Cina, rispetto ai livelli del 2000”. Uno scenario che, secondo i ricercatori “vanificherà la riduzione di 116 milioni di tonnellate di emissioni garantita da tutti i Paesi industrializzati che hanno rispettato il Protocollo di Kyoto”. Il professor Aufhammer, commentando i risultati della ricerca, ha sottolineato come essi “vanno oltre le nostre peggiori previsioni e dimostrano che l'obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti si fa sempre più difficile da raggiungere”. Il clima insomma non farà altro che adeguarsi sempre più alla pazzia degli uomini. Con tutto ciò che di peggio si può pensare.
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