Alberto Mori ha recentemente pubblicato per FaraEditore la plaquette di poesia Raccolta (Isbn 978-8895139-22-4), con prefazione di Massimo Sannelli e postfazione di Alessandro Ramberti. «La forza di questi versi – scrive Ramberti – che si offrono nudi e “senza ambizioni”, risiede nella loro verità “fotografica” che ricorre a un “suono” tendenzialmente prosastico ma molto attento ad assonanze e allitterazioni. Questo sguardo del poeta in qualche modo “diminuito”, se non proprio abbassato, ci ricorda che lo scarto, il rigettato fanno parte del nostro quotidiano e non accettano facili “rimozioni” né sociali, né individuali. Chi legge queste pagine viene dunque provocato, nonostante il tono apparentemente dimesso, a pensare e ad agire (le emozioni provocano infatti delle reazioni), e in fondo anche questa è la funzione della poesia». Di seguito riporto due composizioni tratte da Raccolta.
*
Quando ruppero le bottigliette contro il muro
i piccoli cocci per terra spumavano ancora…
Quando spaccarono le panchine del parco
i sedili divelti accomodavano l’ombra oscura…
Quando piegarono le segnaletiche
i sensi unici indicavano l’asfalto…
*
Il cassonetto raccolta Humanitas
abitato dagli abiti dismessi
al lato est dell’UniEuro
dove la corsia rallentamento
reimbocca la statale.
Fine del parcheggio.
Svolta gialla cubica all’angolo
del muro cementato.
Ultimo disimpegno per la carità in transito.
Alberto Mori, cremasco, poeta, performer, artista ha scritto saggi di poesia e d’arte, racconti, prose. Ricordo gli ultimi: Bar (Scrittura Creativa Edizioni, 2006), Suonetti (Alla Pasticceria del Pesce, 2006), Il libro di te ovunque (LietoColle 2007). Tra i membri fondatori del Circolo Poetico Correnti, effettua readings, letture pubbliche, installazioni, video e performance e collabora a progetti d’interazione della poesia con tutte le espressioni artistiche. Per saperne di più si può visitare il suo sito Web www.albertomoripoeta.com
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Quando ruppero le bottigliette contro il muro
i piccoli cocci per terra spumavano ancora…
Quando spaccarono le panchine del parco
i sedili divelti accomodavano l’ombra oscura…
Quando piegarono le segnaletiche
i sensi unici indicavano l’asfalto…
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Il cassonetto raccolta Humanitas
abitato dagli abiti dismessi
al lato est dell’UniEuro
dove la corsia rallentamento
reimbocca la statale.
Fine del parcheggio.
Svolta gialla cubica all’angolo
del muro cementato.
Ultimo disimpegno per la carità in transito.
Alberto Mori, cremasco, poeta, performer, artista ha scritto saggi di poesia e d’arte, racconti, prose. Ricordo gli ultimi: Bar (Scrittura Creativa Edizioni, 2006), Suonetti (Alla Pasticceria del Pesce, 2006), Il libro di te ovunque (LietoColle 2007). Tra i membri fondatori del Circolo Poetico Correnti, effettua readings, letture pubbliche, installazioni, video e performance e collabora a progetti d’interazione della poesia con tutte le espressioni artistiche. Per saperne di più si può visitare il suo sito Web www.albertomoripoeta.com
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