martedì 29 aprile 2008

Il martello della stampa estera

La carta stampata degli interessi forti ama diffondere pareri e impressioni della stampa internazionale che pubblica pareri utili, pesantemente (si pensa per la presunta declamata autorevolezza), a rafforzare o ad inquadrare gli eventi secondo la falsariga prefigurata o auspicata dagli interessi stessi. Il voto di Roma di ieri non ne esente. Così ecco ciò che le agenzie degli interessi forti oggi rilanciavano.
Alle 9.51 un lancio riportava gridi di dolore tratti dalla stampa israeliana sottolineando che i due giornali israeliani più diffusi riferiscono con toni allarmati dell'elezione di Gianni Alemanno alla carica di sindaco di Roma: “Un fascista in testa”, titola Yediot Ahronot, che ha scelto una immagine di Alemanno mentre saluta i sostenitori con un braccio teso. Maariv, da parte sua, scrive che “La destra ha riconquistato la capitale italiana” e accompagna il servizio con due immagini: quella di Alemanno circondato dai sostenitori e quella di Benito Mussolini.
Il New York Times – si informa usandolo con non molto successo – parla della vittoria di Gianni Alemanno scrivendo che “Roma elegge il suo primo sindaco di destra dalla Seconda Guerra Mondiale. Il risultato rappresenta una doppia sconfitta per il sindaco uscente di Roma, Walter Veltroni, che ha lasciato la guida della città per diventare il leader del nuovo Partito democratico, che ha perso le elezioni politiche del 13 e 14 aprile”.
Ma per contro si riporta il giudizio dell’Independent che attacca Alemanno: “I demoni dell'estrema destra rialzano la testa”. Il commento è tratto da un editoriale che così presentato sembra essere scritto in un Centro sociale nostrano: “In circostanze normali, 15 anni di governo di un singolo partito in una grande città europea sarebbero più che sufficienti, ma in una democrazia c'è sempre l'imbarazzante domanda se l'alternativa sia migliore. E a Roma l'alternativa offerta era considerevolmente peggiore".

Nessun commento:

Archivio blog