Riprendo dall’articolo di ieri “Una Regione oltre i confini” di Roberto Morelli da Il Piccolo online di Trieste un brano significativo incentrato sulla questione dell’Euroregione.
Scrive Morelli: «… il fatto che Tondo intenda riservarsi la delega agli affari internazionali, assumendo anche il ruolo chiave da "ministro degli Esteri" del Friuli Venezia Giulia, lascia presumere la volontà di gestire in prima persona almeno due partite strategiche: l'Euroregione (o comunque la si vorrà chiamare) e l'inserimento del Friuli Venezia Giulia nel contesto economico internazionale, che significa poi ulteriore slancio a ricerca, innovazione e conoscenza. Sarebbe infatti veramente delittuoso se due temi chiave per lo sviluppo della regione e di Trieste venissero a inaridirsi per il solo fatto d'essere stati coltivati da presidente e coalizione avversa, nel quinquennio precedente come pure in campagna elettorale. Tanto più che alla semina aveva provveduto lo stesso Tondo nel mandato precedente a quello di Illy, sviluppando la collaborazione nel contesto dell'Iniziativa centroeuropea (allora si chiamava così) e promuovendo una legge sull'innovazione che poi lo stesso Illy ha rafforzato. Non è questione di nomi, ma di sostanza. Uno spazio internazionale che connetta più Regioni fino alla nascita di un'istituzione pluri-statuale leggera, persino impalpabile nella struttura (bastano un ufficio, una sede, cinque nomi e cognomi) ma fattiva e concreta nell'attività di "cucitura" dei servizi territoriali, è nell'interesse nostro e di tutte le comunità che vivono attorno a noi. Se fino a oggi solo Veneto e Carinzia hanno aderito al disegno, va fatto ogni sforzo inclusivo verso la Slovenia e almeno la regione litoraneo-montana della Croazia, promuovendo nel contempo un lotto di opportunità percepibili dal cittadino: la possibilità di cura ovunque e per tutti con la stessa tessera sanitaria, un'offerta turistica congiunta, un sistema dei trasporti integrato, la gestione comune dell'energia. Per i due presidenti regionali Renzo Tondo e Giancarlo Galan, forti dello stesso colore del governo, sarà più facile spiegare al futuro ministro Frattini la valenza geo-politica del progetto, che va al di là della cornice giuridica da ritagliargli attorno. E per Trieste sarà un'occasione tangibile di realizzazione di un ruolo effettivo e riconosciuto da capitale dell'Alto Adriatico, con il quale ci balocchiamo dal tempo che fu senza aver quagliato un risultato che sia uno.»
Nessun commento:
Posta un commento