giovedì 8 luglio 2010

Cadreghe

«È mia convinzione che a Lodi gli amministratori i “runfen”, seduti negli uffici al fresco con davanti il computer, quando si svegliano giocano». Comincia così una lettera pubblicata dal quotidiano Il Cittadino di Lodi oggi. Autore è quel Tarcisio Papetti ricordato in un precedente post, quello della volpe di nome Rambo. «È mai possibile che nessuno veda quello che è sotto gli occhi di tutti, non è mai possibile che qualcuno segnali le magagne?», si chiede e allega delle foto che testimoniano i dissesti, opere pubbliche recenti ma già conciate mica male. E di una commenta: «Quando piove dai buchi dove dovrebbero esserci i lampioni scende acqua attraverso i fili della corrente. L’acqua e l’elettricità sono due nemici che possono provocare corto circuiti pericolosi agli utenti. È proprio necessario che ci caschi il morto?». Speriamo proprio di no. Anzi speriamo che si intervenga. Perché «sarà la stala quand aien scapadi i bö», come aggiunge Papetti, è inutile. Meglio prima. Mah, che dire. Forse sarà colpa del patto di stabilità... sì, degli amministratori locali!

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