venerdì 30 luglio 2010

In azione

L'allarme OGM in Friuli lanciato nei giorni scorsi da Greenpeace, che denunciava il rischio di una contaminazione da OGM in Italia, a causa di una presunta semina di mais transgenico in due campi, ha indotto l'associazione all'azione. Dopo aver ottenuto le prove che quei campi sono transgenici, come confermano le analisi effettuate da un laboratorio certificato sui campioni prelevati, Greenpeace ha deciso di fare quello che le autorità stanno rimandando da settimane.
Un comunicato di Federica Ferrario, responsabile Campagna OGM di Greenpeace Italia, informa: «Questa mattina all’alba i nostri attivisti sono entrati in uno dei campi - a Vivaro in provincia di Pordenone - e hanno isolato, tagliato e messo in sicurezza le parti superiori delle piante di mais transgenico che producono il polline, responsabile della contaminazione». In quei campi il mais è fiorito e stava già disseminando il proprio polline sulle coltivazioni circostanti.
Greenpeace ribadisce l'appello: «La Procura di Pordenone deve porre fine a questa contaminazione illegale e incriminare i responsabili e tutti i suoi possibili complici. Il rischio di una contaminazione di tutto il mais del Friuli deve essere scongiurato».

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