giovedì 22 luglio 2010

L'offesa

Non è bella cosa, soprattutto con esempi luttuosi altrove diffusi dai media nazionali, leggere sulle pagine di oggi de Il Cittadino:«Ventiseienne di origini albanesi convocato in una caserma lodigiana con il pretesto di una notifica e quindi picchiato da due carabinieri, per vendicare il fatto che, due giorni prima, avesse pubblicamente offeso uno dei militari di pattuglia dicendogli ripetutamente "bastardo"».
Il quotidiano lodigiano racconta che la vicenda, il cui iter processuale è alle battute finali, era stata denunciata nell’ottobre del 2006 dal giovane, che si è anche costituito parte civile e ora chiede 50mila euro di danni. Imputati tre carabinieri all’epoca in servizio al Radiomobile della compagnia di Lodi, per i quali rispettivamente il pm ha chiesto la condanna a 9 mesi di carcere per un maresciallo, a quattro mesi per un altro militare, chiedendo invece l'assoluzione per insufficienza di prove per un brigadiere, accusato solo di “omessa denuncia di reato”. Come riporta il giornale, per i primi due l’accusa principale è di percosse con l’aggravante dell’abuso di potere.
La vicenda, come il quotidiano riporta, è stata così ricostruita dalla procura: a Turano era stato fermato a un posto di controllo un veicolo con cinque ragazzi a bordo, italiani e albanesi, e, contestata l'ubriachezza del conducente, si era posto il problema di trovare un passeggero sobrio per evitare di dover affidare il veicolo al carro attrezzi. Così anche altri occupanti del veicolo erano stati sottoposti ad alcoltest, una procedura che aveva richiesto parecchio tempo durante il quale gli animi dei giovani si sarebbero surriscaldati. A questo punto il ventiseienne albanese avrebbe pronunciato l’ingiuria ma, invece di venir denunciato per oltraggio, reato che all’epoca era depenalizzato, è stato perseguito con una sanzione amministrativa per “ubriachezza molesta”, «nonostante il risultato negativo dell’alcoltest», come sottolinea l'avvocato che lo assiste, e quindi sarebbe stato convocato in caserma e percosso da almeno un militare, con una prognosi di 5 giorni certificata successivamente da un medico. Ovviamente i difensori dei tre militari sostengono l'innocenza dei tre.
Vada come vada, non è una vicenda esaltante per l'Arma nel Lodigiano, e su un piano più generale inquieta non poco.

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