Qualche giorno fa ho detto del lancio israeliano di un nuovo satellite spia, ieri il quotidiano Haaretz dava notizia che l'Iran ha dotato la Siria di un sofisticato sistema radar in grado dare una mano nello sventare un attacco di sorpresa israeliano contro gli impianti nucleari iraniani, riprendendo una notizia diffusa dal Wall Street Journal. Il sistema dovrebbe, poi, aiutare a garantire la difesa della Siria e degli Hezbollah da eventuali azioni di Israele.
Secondo le fonti, che il Wall Street Journal indica in ufficiali Usa e israeliani, le attrezzature militari sarebbero state fornite alla Siria a metà dello scorso anno come effetto di un maggiore coordinamento militare tra Iran, Siria e Hezbollah. Anche la Difesa israeliana avrebbe confermato l'esistenza di un accordo tra Iran e Siria, avanzando il timore che la Siria sarà così in grado di valutare per tempo un allarme riguardo il decollo di forze aeree israeliane. Un accordo che sarebbe una violazione di una risoluzione del 2007 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che vieta all'Iran di cedere, vendere o fornire armi o altro materiale militare.
Il portavoce dell'ambasciata siriana a Washington ha detto che si tratta di una trovata propagandistica a favore di Israele per distogliere l'attenzione del mondo dalle atrocità che Israele compie a Gaza e nei territori occupati e che ogni altro commento era una perdita di tempo. L'Iran ha negato la fornitura e da Hezbollah un no comment.
L'osservazione che si può fare è che, comunque, la si interpreti, dall'area mediorientale continuano a pervenire segnali poco rassicuranti invece di segnali di pace.
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