domenica 25 luglio 2010

Kaiserin Elisabeth

Ho ricevuto da Sandi Stark per il gruppo su Facebook «Trieste Asburgica» il messaggio che trascrivo:
Carissimi, su http://www.iluoghidelcuore.it/ i fà una petiziòn per i luoghi/monumenti da dedicarghe all'Unità d'Italia.
Iniziativa del FAI: «Promuovere in concreto una cultura di rispetto della natura, dell'arte, della storia e delle tradizioni d’Italia e tutelare un patrimonio che è parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità». Col patrocinio de Intesa San Paolo, che spartissi i volantini in tutte le banche de Italia.
Xe anche Garibaldi, col motto: «Lui l'ha fatta, aiutaci a salvarla». Po' xe scritto: «Mille uomini hanno fatto l'Unità d'Italia, per votarla e salvarla basti tu».
Visto che Trieste farìa parte del Italia, se pòl votàr qualsiasi logo e monumento. Mi ghe go segnalà el monumento alla nostra Kaiserin Elisabeth; se gavè voia, andè sul Sito e podè votarlo. Sul Gruppo xe spiegàdo tutto.
A Trieste xe 24 voti, circa 7 per la Staziòn Meridionale. Ma mi voio propio vedèr cossa che i fa, se el monumento de Sissi risultassi el più votado de Trieste. I lo scancelerà? Saria de rider... I lo tièn? Saria ancora più de rider...
Servus muloni, viva l'A.!
In effetti, centocinquant'anni fa, quando fu fatta la cosiddetta «Unità d'Italia», Trieste era da secoli una felice città dell'Austria ed il suo porto commerciale. L'idea di sventolare in occasione del centocinquantenario in Piazza Grande la bandiera asburgica, buttata lì dal leghista Edouard Ballaman, non è poi così peregrina.

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