venerdì 16 luglio 2010

Nudità

Consiglio comunale di Lodi, ieri. Un consigliere comunale della Lega si mette a torso nudo per protestare contro l'impianto di condizionamento non funzionante. È il capogruppo leghista Mauro Rossi. A darne notizia in diretta Facebook ieri Andrea Ferrari, l'assessore alla Cultura.
Non funziona infatti il sistema di condizionamento e la temperatura non è delle più miti, come peraltro in altre parti del palazzo municipale, dirà questa mattina il cronista de Il Cittadino, che riporta la protesta sul quotidiano lodigiano: «Non ci sono le condizioni per affrontare il dibattito. L’assemblea non può trasformarsi in un carro bestiame». Parole di Rossi. E il presidente del consiglio, Giampaolo Colizzi: «Adesso non possiamo fare arrivare un manutentore. Abbiamo fatto quanto possibile. Apriamo le finestre e facciamo corrente. Mi spiace che ci sia un blackout, i sottotetti pare siano invasi dagli escrementi di piccioni». Eh già, in questo tempo di correnti non resta che dare la colpa a qualche animale.
E, dunque, poiché la questione è vitale - «Siamo indignati per l’accaduto. Occorre rispetto per le istituzioni, per la gente che è venuta a vedere il consiglio. Se ci fosse stato il collegamento on-line, proposto dal centrodestra, che figura avremmo fatto?», dice il capogruppo del partito democratico Demetrio Caccamo - si scaldano gli animi e si alzano anche i toni. E poiché grazie al Ferrari c'è la diretta su Facebook, la discussione deborda. Grazie anche allo stesso Ferrari che sbotta: «Cosa dovrebbero fare gli operai della INNSE o tutti quei lavoratori che non hanno sul proprio luogo di lavoro l'aria condizionata ?». Perché poi gli operai della INNSE? Sono ancora sulla gru?
Il primo commento è di Filippo Il Guascone Caccamo. Incredulità: «A torso nudo?? Un consigliere comunale?? Ma nel corso di questo consiglio??». E Stefano Pagetti aggiunge un «senza parole...», che fa il paio poco dopo con un «pazzesco...» di Giulio Cavalli. Andrea Ferrari intanto prosegue la cronaca: «Ora se ne è andato dopo essersi fatto fotografare dalla stampa. Spero che l'opinione pubblica condanni questo atteggiamento oltraggioso verso l'Istituzione del Consiglio Comunale e della sua storia». Ma l'ironia è donna: Manuelita Maggio scrive «Avrà la scusa che il caldo gli ha dato alla testa per giustificare i suoi eventuali interventi». Ma l'incredulità continua. Stefano Devecchi: «non ci posso credere... quando il fondo non è mai abbastanza basso...» e Silvana Cassy rincara: «sempre più giù». Naturalmente non manca la viuulenza: Alessandro Morelli «un pirlaaaaaa, andrea io lavoro in una azienda della emma marcegaglia e sono operaio in cassa e lavoro tre giorni alla settimana sotto il sole a spostare materiale edile che MINIMO PESA 25 KG!!!!!!!!... PORTAMI IN CONSIGLIO COMUNALE CHE QUESTO LO ROMPO!!!!!!!!!!!».
Ma ecco che Stefano Devecchi tenta un'analisi «ormai la cosa che sconcerta è proprio questa se almeno si poteva pensare a essere politici per lavoro e non unicamente per il bene della società ora ( ovviamente in questi casi, spero sporadici ) gli si da ancora meno importanza di un privilegio...». Luca Tavani vuol andare a fondo nella vicenda: «scherzi del caldo... Ma se ne è andato o l'hanno allontanato? Anche l'Istituzione, oltre che l'opinione pubblica, deve condannare certi atteggamenti oltraggiosi!». Però il problema posto non trova interlocutori. C'è invece Alessandro Morelli che ribadisce: «andrea, sta cosa mi schifa e stufa... sta gente deve capire che l'italia è la gente come me, che vive con 1100 euro e ha un figlio e lavora tre gg su 7... al caldo, alla afa e sposta pesi immani per loro!!!!!!!!!!!!!!! da noi due morti e io 22 punti perché 5 telai mi sono caduti sul braccio!!!!! tieni conto che un telaio pesa 25 kg». La risposta del problema è 125 kg. Un bel peso certamente. Mi dispiace per Alessandro, sinceramente. Ma che colpa ne ha Rossi? Vabbè, andiamo avanti.
Silvana Castellotti: «il guaio è che domani una grossa percentuale riderà di questo e lo approverà. Caro Alessandro, questi bisognerebbe fargli provare cosa vuol dire lavorare. Esibizionisti e pagliacci, con una politica fatta di slogan», questa è finalmente dialettica politica!
E il dialogo s'intreccia. Alessandro Morelli: «silvana, sono stufo di essere preso per fondelli, l'italia è livello della grecia ma nn lo ammette nessuno!... vorrei entrare in politica, lo sto facendo nella rsu aziendale ma ce troppo magna magna... nn pensavo che in una piccola città come lodi ci fossero sti elementi!!!!!!! silvana nn capirebbero con me lavora gente di quella risma,... anche di sinistra, ma nn capiscono cosa vuol dire farsi 8 ore con 2 pause da 10 sotto il sole a spostare materiale edile che normalmente nei cantieri viene spostato con le gru... tempo fa la emma visitandoci disse al mio collega se aveva caldo, p.s. stava lavorando a dorso nudo con 35 gradi e 66!!!!! gradi sull'asfalto!!!!!!!!!». Con qualche insignificante pausa: Luca Giaroni «Mandatelo a lavorare sul serio così capisce cosa vuol dire. BUFFONE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!»; Maddalena Marchetti «che coglione!!». Silvana Castellotti risponde: «hai pienamente ragione e ne vedremo purtroppo delle belle finita l'estate, ai cosiddetti rientri in fabbrica, quanti saranno di nuovo a casa. Per questi elementi da circo, come ho scritto sono convinta anch'io che chi leggerà domani il cittadino, riderà e dirà che avrà fatto bene. Alleluja brava gente!». Una citazione non guasta. Alessandro Morelli: «cara silvana, oggi la signora emma ci ha detto che la cassa la proroga fino a settembre poi riunione a mantova e forse cassa fino a dicembre poi sai vedrà, ma sa che io e altri 5000 opeai del gruppo viviamo con 1000 euro al mese e abbiamo una famiglia? che cavolo dico a mio figlio che vuole andare al mare???????????????????». Questa mania di lasciare il dito sull'ultimo tasto premuto.
A questo punto Andrea Ferrari pensa al quiz: «a chi indovina il nome del brillante consigliere posso regalare un ventilatore da macchina». E Alessandro Morelli ci prova: «fanculo il consigliere, ma penso agussori o boneschi...». Non è d'accordo col giochino Luca Giaroni: «Io dico signor Nessuno. Perchè così deve essere considerato...». Alessandro Morelli è per la linea dura: «no no nomi.......sti coglioni devi identificarli!!!!!!!». Ma Luca Giaroni rimane sulle sue posizioni: «è giusto identificarli ma poi deve essere considerato come un perfetto signor nessuno. Se gli diamo troppa importanza poi si sente in diritto di rifarlo ancora. E noi siamo stufi di questi parassiti...». Rosa Gorla è per l'azione: «facciamolo lavorare e sudare sul serio, il pagliaccio!!».
Mi sono fermato qua. Non so se altri interventi si sono aggiunti, ma credo che il dibattito sia stato più che esauriente. In consiglio, racconta il cronista del Cittadino, è finita così: «Comincia la discussione delle interrogazioni e Rossi riprende la parola per dire che in queste condizioni non si può più andare avanti. Alla fine si veste e lascia il comune. «Questa singolare forma di protesta non è altro che una risposta alla prepotenza del presidente del consiglio. Sarà iniziativa goliardica, ma io ho un problema di pressione alta», sottolinea il rappresentante leghista, nello stupore di molti dei presenti».

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