sabato 25 ottobre 2008

Colori, suoni e numeri della scampagnata voluta da Veltroni

Ore 16.15. Finora nessuno ha dato (i) numeri. “Oggi siamo qui, in una piazza mai così affollata di persone e di idee” (Tenaglia); “Posso dire che si tratta della più grande manifestazione di partito che si sia svolta da molti anni a questa parte” e “La partecipazione va oltre le nostre più rosee aspettative” (Veltroni); “Una grande manifestazione del popolo democratico” (Damiano); “C’è un bellissimo popolo di gente scesa in piazza” (Zingaretti);
L’unica che rischia una quantificazione è Marina Sereni che parla di “invasione di Roma da parte di centinaia di migliaia di donne e di uomini, di ragazze e di ragazzi”, che può interpretarsi come un centinaio o due di migliaia visto che l’area scelta può contenerne 300 mila, secondo Capezzone non smentito da Bersani su La7. Un dato lo si raccoglie anche dalle cronache dove si legge “Guglielmo Epifani cammina in mezzo a migliaia di militanti che da piazza della Repubblica si muovono verso il Circo Massimo” o anche “Sono diverse decine di migliaia i militanti del Pd che prendono parte al corteo partito da pochi minuti da piazza della Repubblica e diretto al Circo Massimo”. Ed in fin dei conti più eloquente di tutto è il commento di Veltroni mentre raggiungeva la testa del corteo in piazza della Repubblica. Raccontano i giornalisti: «Veltroni si ferma a stringere la mano ad alcuni militanti e manifestanti, ai giornalisti rilascia una battuta esprimendo la soddisfazione per l'afflusso di gente: “È più di quello che mi aspettavo”». L’unico che esagera è Franceschini che riferendosi a Berlusconi dice: “Se viene qua vede un popolo enorme, unito e che va ben oltre i confini del Pd”.
Ore 16.45. “Siamo oltre due milioni e mezzo”. Lo comunica l'ufficio stampa del Pd a proposito della manifestazione di Roma. Uno zero in più che vuoi che sia, o forse si riferivano ai tesserati. Ne sparano di grosse da sempre. In fin dei conti la cifra è comprensibile, lo hanno detto: “I conti li faremo alla fine ma consideriamo la partecipazione superiore alle più rosee previsioni. C’è grande soddisfazione”. È dunque logico che per meglio esprimere la “grande soddisfazione” forse anche quella cifra è poca cosa, perché non dire quattro milioni, otto milioni e via così, lasciando libero sfogo ai sogni ed alla fantasia.
Ma i numeri poi non sono così importanti se si ricorda che il Pd è un partito sceso nei sondaggi al 29% nel consenso della gente ed è oltretutto diviso tra il rimorso per il disfacimento dell’Unione e l’incertezza se proseguire una via che non paga. Quello che più intriga nella festa patronale d’oggi è il colore e le molte curiose affermazioni dei leader tricolori. Lasciando le seconde come argomento di un post successivo, comincio col primo. E con Rosy Bindi che, accolta dagli applausi dei militanti che già hanno riempito l'area di piazza Esedra fin quasi a piazza dei Cinquecento, in essi vede “animi caldi, che non fanno male, testa lucida e passione. Noi non siamo contro nessuno, siamo per il Paese”. Ma facciamo un passo prima. Manca poco più di un quarto d’ora all’una. Fervono gli ultimi preparativi al Circo Massimo al Circo Massimo dove stanno già arrivando i primi manifestanti che improvvisano un pic nic sul grande prato ascoltando, in sottofondo, Max Pezzali che sta facendo le prove. Già alle 15 infatti toccherà proprio al cantautore degli ex “883” aprire la prima parte della manifestazione precedendo gli interventi di alcuni esponenti della cosiddetta “società civile”, quella per capirci che fa “riferimento” se non è proprio controllata dal partito, e quindi il comizio di Walter Veltroni dal palco.
A “scaldare” le migliaia di manifestanti che percorrono via Cavour nel corteo del Pd diretto al Circo Massimo, ci raccontano i giornalisti delle agenzie, contribuiscono, e non poco, i due speaker, Marco della Basilicata e Luciano di Roma, e il dj che alternano esortazioni ai presenti e brani musicali da un camioncino equipaggiato con casse acustiche che precede lo striscione di testa del corteo. Sullo sfondo, quando il corteo ha raggiunto ormai piazza dell'Esquilino, il brano “The city of the blinding lives” degli U2, scelto perché è uno degli inni della campagna elettorale di Barak Obama. Se Obama lo sa certo si toccherà le palle.
E ancora. Rosso, verde e bianco. Sono i colori che stanno invadendo il Circo Massimo a Roma dove centinaia di sostenitori del Pd iniziano ad affollare i prati dell'arena e l'area antistante il palco, informano i giornalisti. Ci sono anziani, giovani, famiglie e bambini. “Pensare agli altri oltre che a se stessi, al futuro oltre che al presente” è la frase di Vittorio Foa che, come preannunciato compare sul palcoscenico dove si esibiranno l'Orchestra di piazza Vittorio, Max Pezzali e Fabrizio Moro. Sulle note degli U2, di Bob Geldof e di Bob Marley il popolo del Pd si raduna in attesa dell'arrivo dei cortei. Altro che l’obsoleta “Bandiera rossa” del tempo antico. Qui si fa sul serio, in fatto di musica. Anche se alle 15 ci vien detto che “al corteo del Pd partito da piazza della Repubblica che sta percorrendo via Cavour per poi raggiungere il Circo Massimo, fa da colonna sonora della manifestazione «Bella Ciao» e l'Inno di Mameli”.
Ma il tocco finale arriva alle 16.59: “Walter Veltroni è appena salito sul palco al Circo Massimo mentre moltissime bandiere del Pd sventolano sul prato. Veltroni ha scelto la stessa melodia che usò al Lingotto al momento in cui è salito sul palco”. E vai!

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