mercoledì 29 ottobre 2008

Piazza Navona: feriti due funzionari di polizia

Oggi pomeriggio si è discusso in Senato sui tafferugli in Piazza Navona nei quali due dirigenti della polizia hanno riportato ferite e contusioni. Quanto segue è lo stenografico della discussione in merito.

PRESIDENTE. Come i colleghi sanno, in tafferugli che si sono svolti questa mattina a piazza Navona, provocati da associazioni contrapposte, mentre svolgevano il compito di salvaguardia delle sedi del Senato, sono stati coinvolti e hanno riportato contusioni e ferite il dirigente generale della Polizia di Stato presso il Senato Luigi Mone e l'ispettore Luigi Langella.
Il presidente del Senato Schifani ha visitato e ha portato direttamente la sua e la nostra solidarietà al dirigente Mone e all'ispettore Langella; io stesso ho espresso loro solidarietà. Sono certo che, almeno su questo aspetto, tutto il Senato si ritrova unito nell'esprimere solidarietà. (Generali applausi).
SERRA (PD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SERRA (PD). Signor Presidente, la mia solidarietà arriva tardiva, ma è doverosa: i 40 anni trascorsi vicino agli uomini delle forze dell'ordine fanno sì che io debba stringermi a loro in questo momento, non soltanto al dirigente Mone e al suo ispettore, ma a tutte le forze dell'ordine che da giorni presidiano, qua davanti, il Senato, giorno e notte e soprattutto questa notte sotto il nubifragio che tutti abbiamo visto.
Sia ben chiaro che io prendo la parola non certo per accusare chicchessia (ci mancherebbe, non mi compete), anche se mi sono chiesto cosa facessero, in una manifestazione pacifica di studenti, gruppi estremisti di destra, occupanti abusivamente una casa qui a Roma, armati di manganelli e di bastoni, o cosa facessero gruppi dell'estrema sinistra, anch'essi armati di armi improprie.
Non è per questo che intervengo. Io prendo la parola per chiedere con forza agli esponenti della maggioranza, del Partito Democratico e dell'Italia dei Valori di parlare per una volta la stessa lingua, che è quella di rasserenare la piazza. La piazza va immediatamente rasserenata.
Io non faccio nessun parallelismo sulle cause e sulle motivazioni che hanno determinato il Sessantotto, ma vedo che oggi manca, come mancò allora, il dialogo: nessuno parlava con quei giovani e oggi nessuno parla con quei giovani. Quando manca il dialogo, quando, allora come oggi, gli studenti che vanno in piazza vengono definiti giovani ragazzacci dell'università, io mi preoccupo.
Ecco perché, ancora una volta, chiedo con forza che ci si riunisca nel tentativo comune di rasserenare la piazza e a lei, signor Presidente, desidero chiedere di proporre al ministro Maroni di essere qui per spiegare gli accadimenti. Sono sicuro, conoscendo la sensibilità del Ministro dell'interno, che non avrà nessuna difficoltà a farlo. (Applausi dal Gruppo PD e dei senatori Astore e Cintola).
PARDI (IdV). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PARDI (IdV). Signor Presidente, intervengo per provare ad illustrare il succo delle cose che sono accadute stamani a piazza Navona. Quello di stamani non è stato uno scontro tra due gruppi alla pari: c'era una manifestazione del tutto pacifica, che non ha mai scatenato nessun disordine, e c'è stato un gruppo di neofascisti agguerriti (che ha un nome preciso, si chiama Blocco studentesco-CasaPound) che sono entrati con un camion con la musica al massimo del volume e sono andati a posteggiarlo accanto al camion dove c'era l'altoparlante della manifestazione, sovrastando il suo suono con la loro musica potente.
Qui c'è stato probabilmente un difetto di schieramento delle forze di polizia, perché non c'è stata un'interposizione tra questo gruppo, conosciuto come violento, e i manifestanti pacifici. Sta di fatto che dopo poco questo gruppo violento ha cominciato ad aggredire i manifestanti pacifici con mezzi militari, con strumenti armati, con catene e bastoni e ha potuto picchiare impunemente per un certo tempo i manifestanti pacifici. (Commenti dal Gruppo PdL). È inutile che il centrodestra faccia gazzarra su questo aspetto perché c'è il filmato preciso sul sito "www.repubblica.it", che tutti potete andare a vedere, il quale reca delle immagini su cui non è possibile nessuna discussione. (Commenti dal Gruppo PdL). È una cosa assolutamente elementare.
Piuttosto, si può osservare che la polizia, quando è intervenuta, intervenendo da un punto di partenza sbagliato, diciamo così, ha distribuito più o meno equanimemente percosse sia ai manifestanti aggressivi, sia a quelli pacifici. Nei tafferugli sono stati feriti con una certa energia due minorenni da parte degli uomini col bastone.
Tra l'altro, il Blocco studentesco-CasaPound occupa una casa del Comune e il Comune si guarda bene dal riscuotere l'affitto. Ne concludo che il Comune sostanzialmente paghi l'affitto di questo gruppo. (Commenti dal Gruppo PdL).
GRAMAZIO (PdL). Buffone!
PARDI (IdV). L'evento è stato talmente pesante che un gruppo di manifestanti, comprendenti ex parlamentari, ex consiglieri regionali e normali manifestanti nella piazza, me compreso, è stato ricevuto dal prefetto nella sua sede e lì ha potuto esprimere con chiarezza l'insieme degli avvenimenti. (Richiami del Presidente). Sto finendo, signor Presidente. È stato convenuto che dobbiamo per lo meno trarre da questo fatto increscioso un insegnamento: bisogna cercare di prevenire la ripetizione di questi eventi. Il movimento... (Il microfono si disattiva automaticamente). Finisco, signor Presidente, un secondo.
Il movimento pacifico non può essere impunemente infiltrato da aggressori violenti che mettono a repentaglio la salute pubblica. (Applausi dal Gruppo IdV).
D'ALIA (UDC-SVP-Aut). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
D'ALIA (UDC-SVP-Aut). Signor Presidente, io vorrei associarmi alle parole del collega senatore Serra. Quindi, il primo sentimento che noi esprimiamo è la solidarietà e il ringraziamento alle forze dell'ordine per la pazienza e la professionalità con la quale in questi giorni hanno garantito l'ordine pubblico e l'ordinato svolgimento delle manifestazioni, che sono un diritto costituzionalmente garantito. La solidarietà e l'affetto vanno a chi è stato colpito da qualche scalmanato, deficiente ed incosciente (perché questo sono), che ci auguriamo venga assicurato alla giustizia.
Alla fine, a nessuno conviene utilizzare polemicamente e politicamente libere manifestazioni di piazza, né all'attuale opposizione né all'attuale maggioranza. Ormai, infatti, i cicli storici sono tali per cui, alla fine, si rischia di dimenticare quanto detto in precedenza.
Cerchiamo, quindi, di ritornare alla serenità di un ragionamento che preveda l'indiscutibile solidarietà alle forze dell'ordine e al lavoro che esse svolgono. A partire da questo, ricostruiamo anche un clima di confronto sereno, perché di tutto c'è bisogno in questo Paese tranne che di confronti alterati. I confronti siano piuttosto sul merito delle questioni, e vi trovino posto anche le pacifiche e libere manifestazioni.
Questo è il dato e, pertanto, io ritengo che le parole del collega Serra possano essere sottoscritte da tutti noi, colleghi di maggioranza e di opposizione. Sarebbe opportuno farlo per chiudere questa vicenda. (Applausi dai Gruppi UDC-SVP-Aut e PD).
NEROZZI (PD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Senatore Nerozzi, lei ha comunicato di voler sollevare un punto specifico. Pertanto, le do la parola per due minuti perché la prassi è che parli un senatore per Gruppo e, per il suo Gruppo, è già intervenuto il senatore Serra.
NEROZZI (PD). Signor Presidente, io sollevo il seguente problema. Questa mattina, davanti al Senato, vi erano tante ragazze e tanti ragazzi giovani, che sono stati colpiti dalla violenza descritta dal senatore Serra.
Ora, noi non dobbiamo far passare nell'animo di queste ragazze e ragazzi, venuti pacificamente a manifestare, l'idea che le istituzioni siano una cosa a loro estranea e nemica. Sono gli stessi ragazzi che in questi quattro giorni hanno ringraziato le forze dell'ordine per il loro atteggiamento. Sarebbe pertanto utile e importante che la Presidenza di questo Senato li incontrasse, perché non dobbiamo far passare, appunto, l'idea che a violenza si risponde con violenza.
I siti Internet dei quotidiani «la Repubblica» e «Corriere della Sera» mostrano chiaramente come i fatti sono andati: dai filmati si capisce tutto e non vi è bisogno di aggiungere altro.
Per rasserenare gli animi e per fare in modo che le proteste siano sempre pacifiche e consentite, dobbiamo inviare questo segnale. Pertanto, io invito il Presidente del Senato a incontrare una rappresentanza di questi ragazze e ragazzi, che hanno lasciato i loro nomi e provengono da licei e scuole romane. Non hanno 45 anni, non avevano spranghe ma volevano solo manifestare la loro opinione. Noi non dobbiamo deluderli. (Applausi dal Gruppo PD).
TORRI (LNP). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
TORRI (LNP). Signor Presidente, io condivido pienamente quanto detto dal senatore Serra. Le forze di polizia stanno facendo il possibile e noi, chiaramente, siamo solidali.
Però, dopo aver ascoltato l'intervento del senatore Pardi, io vedo che l'accorato appello del senatore Serra al Gruppo di Italia dei Valori non è stato compreso bene proprio da parte del senatore Pardi. Infatti, se vogliamo far passare l'idea che quanto accaduto sia colpa della polizia, allora bisogna che ci diamo una bella scrollata.
Cerchiamo di rasserenare totalmente gli animi. È inutile fare certe affermazioni. Noi sicuramente non andiamo in mezzo ai manifestanti per cercare di istigarli. Siamo qui a fare le leggi, provvedimenti che vadano bene a tutti ed è inutile andare in mezzo ai manifestanti per fomentare gli animi o per fare in modo che qualche altra componente esterna, come quella dei neofascisti, vada ad istigare chi sta manifestando pacificamente. (Applausi dai Gruppi LNP e PdL).
GASPARRI (PdL). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GASPARRI (PdL). Signor Presidente, non sono in grado di contribuire alla ricostruzione dei fatti. Reputo corretto che venga sollecitata un'informativa del Governo e che sia lo stesso Governo a darci notizie certe, prima di abbandonarci ad elucubrazioni e a interpretazioni soggettive molto opinabili. (Applausi dai Gruppi PdL e LNP).
Quindi, voglio solo dire, senza difendere nessuno (giorni fa in uno di questi cortei studenteschi gruppi dell'estrema destra lanciavano slogan ed inni assolutamente non condivisibili) che, chi promuove manifestazioni di un certo tipo e semina vento raccoglie tempesta. Blocchiamo la violenza, ma blocchiamo anche le menzogne che a volte sono quelle che generano la violenza. (Applausi dai Gruppi PdL e LNP).
PRESIDENTE. Colleghi, vi sono molti altri senatori che hanno chiesto di parlare ma non procederei oltre. (Applausi dai Gruppi PdL e LNP).
Credo che su due aspetti si possa essere d'accordo: in primo luogo sulla solidarietà espressa sostanzialmente da tutti ai due dirigenti della Polizia di Stato che svolgevano il loro ruolo al Senato e alle forze dell'ordine che in questi giorni hanno svolto un ruolo di tutela dei nostri lavori; in secondo luogo, come richiesto sia dal senatore Serra che dal senatore Gasparri, alla presenza del sottosegretario Mantovano, sulla richiesta che la Presidenza avanzerà al Ministero dell'interno di un'informativa all'Aula il prima possibile. Vi sarà quindi un'altra occasione per discutere a fondo di tale questione anche nello specifico.

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