martedì 28 ottobre 2008

Le scuse della Finocchiaro

Il fattaccio al Senato, di cui si è detto in precedenza, secondo il resoconto stenografico. Tutto comincia così. Dopo la votazione di un emendamento si hanno vivissime proteste dai Gruppi PD e IdV. I senatori Lannutti e Pedica espongono cartelli recanti la scritta: «L'istruzione costa? Provate con l'ignoranza»). Interviene il presidente Schifani: "Per favore, colleghi. Invito i senatori questori a far rimuovere quei cartelli".
Riprende la discussione del disegno di legge n. 1108.
FINOCCHIARO (PD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FINOCCHIARO (PD). Signor Presidente, vediamo tutti... (Gli assistenti parlamentari ritirano i cartelli. Vive proteste dai Gruppi Pd e IdV).
PRESIDENTE. Prego, presidente Finocchiaro. Questi sono gli accordi raggiunti in sede di Conferenza dei Capigruppo (Applausi dal Gruppo PdL).
FINOCCHIARO (PD). Presidente Schifani, io non solo non metto in discussione quello che si è deciso in Conferenza dei Capigruppo ma vorrei anche ricordarle con molto rispetto che abbiamo fatto insieme...
PRESIDENTE. Presidente Finocchiaro, mi scusi se mi permetto di interromperla, ma mi pare che i comportamenti vadano in senso diverso.
FINOCCHIARO (PD). Lei sta andando avanti con le votazioni come se niente fosse negando anche l'annuncio di voto che a mio parere spetta a ciascun rappresentante di quest'Aula. (Commenti dal Gruppo PdL). Voglio solo dirle una cosa, presidente Schifani, perché mi sento di doverla dire, con tutta la sincerità e, mi lasci dire, anche la delusione di un Capogruppo. Nella scorsa legislatura eravamo entrambi qui (io capogruppo di maggioranza e lei di opposizione) e contro quel banco volavano Regolamenti e fascicoli. Ebbene, non c'è mai stata un'azione di mancanza di rispetto nei suoi confronti, signor Presidente, mai! Mi chiedo quindi se valga la pena comportarsi così! (Vivi e prolungati applausi dai Gruppi PD e IdV. Commenti dal Gruppo PdL).
QUAGLIARIELLO (PdL). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
QUAGLIARIELLO (PdL). Senatrice... (Vivi e prolungati applausi dai Gruppi PD e IdV).
PRESIDENTE. Colleghi, devo proseguire con la votazione.
QUAGLIARIELLO (PdL). Senatrice Finocchiaro... (Vivi e prolungati applausi dai Gruppi PD e IdV).
PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 4.29, presentato dal senatore Rusconi e da altri senatori.
Non è approvato.
Stante il parere contrario espresso dalla 5a Commissione ai sensi dell'articolo 81 della Costituzione, l'emendamento 4.44 è improcedibile.
VOCI DAI GRUPPI PD E IdV: Vergogna! Vergogna!
PRESIDENTE. Sospendo la seduta e convoco immediatamente la Conferenza dei Capigruppo. (Applausi dai Gruppi PD e IdV).
(La seduta, sospesa alle ore 18,42, è ripresa alle ore 19,29).

PRESIDENTE. Riprendiamo i nostri lavori. Colleghi, la Conferenza dei Capigruppo ha deliberato all'unanimità di proseguire i lavori di questa seduta fino alle ore 22 al fine di poter meglio concludere il dibattito sugli emendamenti e le votazioni consentire quindi che nella mattinata di domani si inizi con le dichiarazioni di voto finale.
FINOCCHIARO (PD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FINOCCHIARO (PD). Signor Presidente, volevo soltanto dire che le intemperanze che si sono purtroppo verificate qualche minuto fa in questa Aula e che potevano apparire rivolte alla sua persona non erano indirizzate alla sua persona. (Commenti dal Gruppo PdL). Signor Presidente, ritengo comunque a nome del mio Gruppo di scusarmi se così può essere apparso (applausi dai Gruppi PdL e LNP), essendo frutto di un'esasperazione e di una tensione dovuta al clima nel quale stiamo discutendo questo provvedimento e, come sapete, al profondo dissenso che nutriamo nei confronti di esso. (Applausi dai Gruppi PD, IdV, PdL e LNP).
PRESIDENTE. La ringrazio, senatrice Finocchiaro.
QUAGLIARIELLO (PdL). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
QUAGLIARIELLO (PdL). Signor Presidente, prendo la parola ora perché prima mi è stato impedito. Credo che le parole della presidente Finocchiaro siano state estremamente opportune, perché vi è un livello di lealtà tra i massimi esponenti dei Gruppi che va in ogni caso rispettato; è il modo per rispettare tutti insieme la sua persona e la Presidenza del Senato.
Ora, se da questa parte alcuni atteggiamenti posti in essere dall'altra parte sono stati considerati come intemperanze ciò non è dovuto ad una mancata comprensione da parte nostra del momento politico e anche del pathos legato ad un provvedimento che non approvate, ma alla circostanza che erano stati assunti degli impegni, da lei in qualche modo veicolati, nei confronti della maggioranza e che quest'ultima aveva accettato pur disponendo degli strumenti regolamentari per terminare più rapidamente l'esame del provvedimento.
Lo scorso giovedì era stata anche chiesta un'interruzione anticipata del dibattito per consentire la preparazione di una manifestazione politica che si è poi svolta in una piazza di Roma. Tutto ciò non può poi essere dimenticato solo tre giorni dopo. Qualcuno lo può fare, ma è bene che i vertici dei Gruppi non lo facciano, perché ciò tutela il decoro di questa Assemblea che è patrimonio di tutti. (Applausi dal Gruppo PdL).
D'ALIA (UDC-SVP-Aut). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
D'ALIA (UDC-SVP-Aut). Signor Presidente, vorrei semplicemente associarmi alle parole dei colleghi che mi hanno preceduto ed evidenziare che quando c'è la volontà politica di un confronto il clima evidentemente si stempera subito. Dobbiamo ringraziarla per aver convocato la Conferenza dei Capigruppo e per aver consentito un chiarimento anche su impegni che non sono mai venuti meno, come abbiamo ribadito in quest'Aula prima e dopo la sospensione della seduta.
Credo convengano tutti i colleghi, anche quelli della maggioranza, che un tema come quello della scuola, dell'università e della formazione dei nostri giovani, meriti che il Senato resti aperto anche la sera per discuterne, perché ciò serve a chiarire degli aspetti di una riforma che sono oscuri per noi ma anche per tante famiglie italiane, che sono preoccupate. Quindi, credo sia stato saggio da parte sua accedere alla richiesta di un prolungamento del dibattito, senza che ciò comporti uno stravolgimento dei tempi che ci eravamo dati.
La ringrazio, pertanto, per questa ragione. (Applausi dei senatori Zanda e Fosson).
BRICOLO (LNP). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BRICOLO (LNP). Signor Presidente, anche noi riteniamo molto opportune le scuse che sono state fatte dalla presidente Finocchiaro, perché è assolutamente da deprecare quanto accaduto prima. Si tratta di un comportamento che riteniamo assolutamente scorretto (commenti dai banchi del centrosinistra), perché è andato contro un accordo che era stato sottoscritto da tutti i Gruppi nella Conferenza dei Capigruppo della scorsa settimana.
Riteniamo scorretto anche quanto è accaduto durante questo dibattito, cioè che in Aula chiedevate di intervenire quando molti dei vostri parlamentari erano fuori del Senato (ci sono agenzie che lo affermano) a sobillare quei pochi giovani che in questo momento stanno contestando questo provvedimento (Proteste dai banchi del centrosinistra), quando in questo Paese vi sono molte persone che ci chiedono di farla finita perché vogliono studiare e vogliono rientrare nelle scuole. Questo ve lo dimenticate.
Mi fermo qui. Per correttezza, il grassetto è mio.

Nessun commento:

Archivio blog