mercoledì 15 ottobre 2008

Storie lombarde di ordinaria delinquenza

Oggi in via Vincenzo Monti a Milano, alle 9.40 un uomo ha fatto irruzione nell'agenzia della Banca Intesa e minacciando i cassieri e si è fatto consegnare il denaro: un bottino di diecimila euro. Il rapinatore è riuscito a fuggire prima dell'arrivo della polizia.
Ieri sera alle 19.30, in via Palmanova a Milano, in una rissa tra stranieri tutta da chiarire, un egiziano di 28 anni è stato ferito da una profonda coltellata al petto. I soccorritori del 118 intervenuti lo hanno trovato sull’asfalto e portato all’ospedale San Raffaele. Il nordafricano non è più in pericolo di vita, ma tuttora in prognosi è riservata. Non molto lontano, in viale Monza all’altezza della fermata Precotto della metropolitana, il personale dell’Atm ha fermato tre filippini con i vestiti sporchi di sangue. Anche uno di loro, un sedicenne, aveva ferite alla schiena e al braccio sinistro e veniva trasportato in ospedale. Il sedicenne ferito, insieme a un coetaneo, è indagato per rissa aggravata. Dovrà rispondere di tentato omicidio, invece, un altro filippino di 15 anni, il cui tentativo di disfarsi del coltello usato per colpire il rivale è risultato inutile. Secondo una prima ricostruzione, c’è stata una rissa in via Don Calabria tra i tre filippini e due nordafricani, di cui uno si sarebbe dato alla fuga. Poi il fuggi fuggi generale, mentre l’egiziano si trascinava fino a perdere i sensi e cadere in strada. Non si conoscono i motivi scatenanti la rissa, su cui indaga la polizia.
Sempre oggi si è appreso che due ragazzi italiani di 15 anni sono stati denunciati per il deragliamento del treno, avvenuto nel tardo pomeriggio del 12 ottobre, sulla tratta delle Ferrovie Nord della linea Milano-Canzo. L’incidente era stato provocato da materiale, coperchi di cemento e griglie in ferro, collocato sulle rotaie all’interno della galleria fra Ponte Lambro e Casilino D’Erba, tra le province di Milano e Como. L’atto vandalico non ha provocato conseguenze gravi soltanto perché il treno procedeva a 50 chilometri orari, in un tratto curvilineo e all’interno della galleria. In meno di 48 ore gli agenti della Polizia Ferroviaria di Milano e personale della squadra Mobile di Como hanno identificato la coppia di minorenni. Uno di loro è stato individuato grazie alle immagini di una telecamera di videosorveglianza e poi gli agenti sono risaliti al complice. I due ragazzi hanno confessato di aver agito “solo per gioco”: “È bello nascondersi nelle nicchie, lungo il tunnel, e vedere il treno sfrecciare veloce a pochi centimetri”, hanno raccontato davanti a poliziotti e genitori increduli. I ragazzi, che sono a piede libero, hanno pianto e chiesto scusa. La denuncia è di attentato alla sicurezza dei trasporti. Adesso, il fascicolo aperto in Procura a Como è passato alla Procura dei Minori di Milano. Una “bravata” fatta già in passato sempre lungo lo stesso tratto ferroviario, e vista fare da altri amici idioti. Così, i due piccoli terroristi “per gioco”, dopo aver ostruito le rotaie, hanno attraversato di corsa la galleria e sono saliti sul treno diretto a Ponte Lambro, proprio quello poi deragliato. Secondo gli investigatori “un fatto che dimostra come i due non fossero consapevoli delle conseguenze che avrebbero potuto provocare”. Ma, smessa ogni presunzione buonista fondata sulla giovane età, l’incoscienza osservata potrebbe essere null’altro che una manifestazione del nichilismo che pervade molta gioventù d’oggi. Un gusto torbido di esserci, di vivere il disastro.
I carabinieri di Rho, comune alle porte di Milano, ieri hanno arrestato quattro giovani in un'operazione per contrastare lo spaccio di droga davanti alle scuole. In manette sono finiti C.B., carpentiere 21enne, e K.J., 19enne marocchino, in Italia senza regolare permesso di soggiorno, accusati di gestire in collaborazione lo spaccio nell’area boschiva di via Lainate. Arrestati anche T.N., disoccupato varesino di 35 anni “fornitore” di via Trento, e D.D., 30enne residente in provincia di Novara, che riceveva i clienti nell’area di via Terrazzano. Ai pusher sono stati sequestrati, complessivamente, 10 grammi di cocaina, 12 grammi di eroina e 10 grammi di hashish, oltre a materiale per la confezione delle dosi, due bilancini di precisione e circa 500 euro, presunto guadagno dell’attività illecita. Pedinati subito dopo aver acquistato la droga, due studenti sono stati bloccati prima di entrare e iniziare le lezioni in un istituto professionale della zona. I due, 18enni, trovati in possesso di tre dosi di hashish, sono stati segnalata alla Prefettura per uso personale di stupefacente.

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