Ieri a Trieste un uomo alto e robusto, probabilmente slavo l’ipotesi, nell'arco di venti minuti ha tentato una rapina e poi ne ha messo a segno una seconda, ferendo una donna. Questa la sequenza degli eventi: alle 17,20, un uomo di altezza un metro e ottanta è entrato nel negozio di detersivi della catena Schlecker al numero 5 di via Coroneo, in pieno centro. L'uomo ha preteso dalla cassiera i soldi dell’incasso, ma la donna ha rifiutato, ne è seguita una breve colluttazione e il rapinatore è scappato. Dopo una ventina di minuti, un uomo corrispondente alla descrizione del primo, ha ferito a una mano con un coltello la benzinaia del distributore Shell di Aquilinia, per portare via 500 euro e poi darsi alla fuga. Mobilitate per la caccia all’uomo la squadra mobile e volanti della Questura e della Polizia di frontiera.
La Polizia di Udine due giorni fa ha arrestato, dandone notizia ieri, 2 minorenni, un marocchino di 17 anni e un dominicano di 14, coinvolti nella violenza sessuale di gruppo consumata a Udine il 22 agosto scorso da 5 giovani nei confronti di una ragazza di 17 anni. Per quell’episodio, nei giorni scorsi erano già stati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Udine il ventenne italiano S.S. e da ordinanza di arresti domiciliari il coetaneo ghanese N.
La Polizia di Udine due giorni fa ha arrestato, dandone notizia ieri, 2 minorenni, un marocchino di 17 anni e un dominicano di 14, coinvolti nella violenza sessuale di gruppo consumata a Udine il 22 agosto scorso da 5 giovani nei confronti di una ragazza di 17 anni. Per quell’episodio, nei giorni scorsi erano già stati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Udine il ventenne italiano S.S. e da ordinanza di arresti domiciliari il coetaneo ghanese N.
E veniamo alla Lombardia. Si sa oggi che sono agli arresti domiciliari i genitori del kosovaro di 21 anni, marito della “sposa bambina” di 12 anni, liberata a luglio dagli uomini della squadra Mobile di Brescia. Gli investigatori hanno accertato la responsabilità della coppia di aver introdotto clandestinamente in Italia, dall'ex Jugoslavia, la dodicenne. La minorenne, che nel giugno scorso aveva partorito una bambina, sarebbe stata “acquistata” – riportano le agenzie – per 17 mila euro. Già arrestato in precedenza il marito, lo stesso tocca ora ai genitori che avevano definito normale la pratica di avere mogli giovani in cambio di un “risarcimento” economico alla famiglia della sposa. Manco fosse una vacca.
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