La Regione Veneto in una nota ha fatto sapere il 10 ottobre che “il Tar veneto ha respinto l'istanza con cui Legambiente e i Comitati «No Dal Molin» avevano chiesto la sospensione dell'efficacia dei provvedimenti con cui la Regione Veneto aveva approvato la Valutazione di Incidenza Ambientale (Vinca), prevista per la realizzazione della base americana nella sede dell'aeroporto vicentino, e il Genio Militare presso il Ministero della Difesa aveva approvato il progetto base dell'intervento”. La nota evidenzia che “Il Tar Veneto ha ritenuto di conservare l'efficacia dei provvedimenti impugnati, che sono peraltro ancora soggetti al giudizio definitivo che avverrà presumibilmente tra qualche mese, osservando come le difese dell'Avvocatura della Regione e quelle dello Stato, avessero fatto presente che gli atti impugnati sono parti di un unico procedimento, il quale troverà conclusione con l'approvazione del progetto definitivo. Su queste premesse il Tar ha quindi ritenuto che gli atti impugnati non sono in grado di provocare un «danno attuale», il quale dipende invece da quello che sarà il contenuto del progetto definitivo, che è ancora da venire”.
In definitiva, si legge nella nota, “in questo modo il Tar ha dato un via libera alla prosecuzione delle procedure amministrative destinate alla realizzazione della nuova base, pur mantenendo in sospeso il giudizio finale. Occorre inoltre far presente che la prudenza è d'obbligo, dato che nella stessa giornata di mercoledì scorso il Tar Veneto ha anche trattenuto in decisione il ricorso che il Codacons aveva presentato lo scorso anno contro i primi atti di assenso del governo italiano per la realizzazione della base e sul quale a fine luglio lo stesso Tar aveva disposto la sospensione, poi revocata dal Consiglio di Stato in sede d'appello. Solo questa decisione dirà quali sono le complessive valutazioni della giustizia amministrativa locale sugli atti fin qui compiuti per la realizzazione della base”.
Al di là delle chiassate è utile sapere come evolvono le cose.
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