venerdì 10 ottobre 2008

Studenti in piazza ma altro è lo scandalo

Mentre gli studenti si facevano portare in piazza oggi dalla politica – niente di nuovo sotto il sole – il ministro Calderoli faceva una acuta osservazione: i bidelli delle scuole italiane sono troppi. Sulla questione ne parlava a "Panorama del giorno" su Canale 5: in Italia i bidelli “sono oltre 160.000, un parametro assolutamente non in linea con il resto del Mondo”. Questo lo scoop, altro che bandiere rosse con la freccia dell'Unione degli studenti, striscioni, tanta allegria e musica a tutto volume con cui il corteo degli studenti festeggiava a Roma, per dire una delle tante città dove analoghe chiassate erano state organizzate, la giornata di vacanza. Ma tanti bidelli serviranno pur a qualcosa, o no? “Sono tantissimi anche se poi ci dobbiamo rivolgere a strutture esterne per le pulizie o per la gestione della mensa. A questo punto, dato che tutti i servizi vengono esternalizzati, non ho capito a cosa servano i bidelli”, ha osservato Calderoli. O per dire meglio, tanti bidelli. È uno dei segni che mostrano il degrado politico-clientelare che ha finito per svuotare l’importante ruolo sociale che si attribuisce all’istituzione scolastica. Si può capire insomma che se nella scuola si distraggono risorse per una sorta di assistenzialità – termine forte ma che appare l’unica giustificazione pensabile – non ne rimangono per quelle esigenze gridate in piazza dagli studenti.

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