Un tapiro d'oro per la Betancourt

La notizia più sconcertante di oggi è stata quella che riguarda Ingrid Betancourt, che come si ricorderà, rapita dalle Farc il 23 febbraio del 2002, era stata liberata con un blitz delle forze colombiane il 2 luglio scorso. A richiamare l’attenzione non è stata la sua drammatica vicenda umana quanto il velo tolto sulla sua sconcertante presunzione circa il significato del proprio ruolo nel panorama mondiale. La Betancourt era tanto certa di vincere il Nobel per la pace, che invece è stato assegnato al finlandese Martti Ahtisaari, dal convocare in anticipo per oggi alle 13 a Parigi una conferenza stampa, durante la quale avrebbe dovuto commentare l'assegnazione del premio. La stampa francese ha riferito che i giornalisti avrebbero dovuto presentarsi all'Hotel Meurice, suo attuale alloggio, e a loro era già stata premurosamente inviata una dichiarazione, “embargata” fino al futuro annuncio del premio, nella quale si sottolineava che, dandole il Nobel, “il Comitato ha inviato un forte messaggio ai sequestratori che giocano impunemente con la libertà delle altre persone”. Senza parole.