venerdì 28 novembre 2008

I fatti di Mumbai raccontati e commentati dal sottosegretario Scotti

A mente fredda parliamo dell’attacco terroristico di Mumbai. Comincio col riportare il testo stenografico della Camera dei Deputati, relativo all’informativa urgente del Governo, svolta alle 13,25, sui tragici eventi che erano in corso ieri in India.

PRESIDENTE. Come già anticipato questa mattina, avrà ora luogo lo svolgimento dell'informativa urgente del Governo sui tragici eventi in corso in India.
Avverto che, dopo l'intervento del rappresentante del Governo, interverranno i rappresentanti dei gruppi in ordine decrescente, secondo la rispettiva consistenza numerica, per cinque minuti ciascuno. Un tempo aggiuntivo è attribuito al gruppo Misto.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Enzo Scotti.
ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Signor Presidente, signori deputati, la capitale economica dell'India Mumbai è stata ieri sera oggetto di una serie di sanguinosi attentati terroristici diretti in particolare contro gli stranieri. Il bilancio delle vittime, secondo le ultime notizie, sarebbe di oltre cento morti e quasi trecento feriti. Signor Presidente, il Primo ministro indiano Singh è intervenuto in queste ore, parlando alla nazione.
La violenza terrorista ha colpito principalmente due alberghi della città in cui risiedevano numerosi stranieri. Negli hotel Trident e Oberoi risulterebbero ancora asserragliati sette italiani. Il secondo albergo oggetto degli attacchi, il Taj, risulta essere stato evacuato e un funzionario della Farnesina è riuscito ad entrarvi al seguito delle forze di polizia indiane. Quaranta connazionali sono ora ospitati dal console generale italiano a Mumbai. Gli italiani a Mumbai ammontano complessivamente a 330, secondo le autorità consolari che stanno contattando tutti per le necessarie precauzioni.
Il Ministro Frattini, attraverso l'Unità di crisi della Farnesina e in stretto raccordo con la rete diplomatico consolare in India, ha seguito fin da ieri sera e continua a monitorare momento per momento la situazione a Mumbai e le operazioni ancora in corso da parte delle forze speciali indiane, tenendosi in contatto con i nostri connazionali e seguendo l'evolversi degli avvenimenti che li vedono ancora coinvolti.
Purtroppo, al termine di complessi accertamenti, in una situazione che rimane molto tesa, l'Unità di crisi ha confermato il decesso di un nostro connazionale, il signor Antonio De Lorenzo. Il Presidente del Consiglio Berlusconi e il Ministro degli affari esteri Frattini, hanno espresso, a nome dell'intero Governo italiano, il profondo cordoglio e la vicinanza ai familiari, formulando al tempo stesso la più netta e ferma condanna di questi esecrabili atti terroristici. La stessa forte condanna è stata unanimemente espressa dall'intera comunità internazionale.
Gli attacchi sono stati rivendicati dai Mujahideen del Deccan, gruppo estremista islamico finora sconosciuto. La tipologia, l'organizzazione meticolosa messa in campo e le modalità operative di questi atti terroristici sembrano rendere altamente probabile che dietro gli stessi vi possa essere la mano di Al Qaeda.
Naturalmente, si renderà necessaria nei prossimi giorni un'analisi più approfondita sugli avvenimenti che ieri sera hanno preso di mira la capitale economica e finanziaria dell'India.
La storia recente ci ricorda purtroppo come Mumbai non sia nuova ad attacchi sanguinosi ed indiscriminati (eclatanti quelli del luglio 2006, con circa 180 morti sui treni dei pendolari), ma anche come dall'inizio dell'anno si sia raggiunta la cifra di circa 800 vittime civili del terrorismo nel Paese (oltre duemila, se si includono forze dell'ordine e gli stessi terroristi).
Negli scorsi maggio e luglio si erano rispettivamente avuti oltre sessanta e quaranta morti, a Jaipur ed Ahmedabad, mentre venti erano state a settembre le vittime di un attacco in un centrale mercato di Nuova Delhi.
Se si considera, poi, anche l'attentato di Kabul del 7 luglio contro l'ambasciata indiana, oltre 40 morti, è evidente come l'India sia sempre più nel mirino delle organizzazioni terroristiche.
Gli attentati colpiscono di preferenza affollati centri urbani, caratterizzati dalla presenza di grandi minoranze islamiche e di forti tensioni tra queste ultime ed i bracci politici del fondamentalismo induista.
La materia è già da mesi al centro del dibattito politico interno indiano. Il Partito del Congresso al potere è già da mesi sotto forte pressione da parte dell'opposizione nazionalista. Tale tema è destinato ad influenzare anche la campagna elettorale, già in corso per cinque importanti Stati che si recano alle urne da qui a dicembre.
Tra i vari interrogativi che gli attentati di Mumbai pongono, evidentemente amplificati dallo studiato coinvolgimento di cittadini stranieri ed occidentali, vi è quello delle possibili ricadute sul più ampio contesto regionale.
È auspicabile che il clima di relativa distensione aperto con il Pakistan e fra Pakistan e Afghanistan negli ultimi mesi, anche a seguito dell'elezione di Zardari, non subisca contraccolpi.
I due Paesi sono, infatti, consapevoli della necessità di continuare il loro dialogo composito, la cui interruzione sarebbe, per i terroristi, un'indiscutibile vittoria.
Gli attentati confermano, come sottolineato dal Ministro degli affari esteri Frattini, la necessità che la comunità internazionale mantenga alta la guardia contro questi atti di intollerabile violenza contro popolazioni inermi.
La lotta contro il terrorismo, come lo stesso Presidente della Repubblica, in visita di Stato in Israele, ha affermato stamani, si conferma come un obiettivo prioritario e vitale per tutta la comunità internazionale. Come ha ricordato il Ministro Frattini, la prima occasione per una risposta sarà la riunione dei Ministri degli esteri della NATO, già in calendario per martedì prossimo.
La lotta contro il terrorismo sarà, inoltre, un tema prioritario, come abbiamo visto nel dibattito che si è chiuso con la votazione delle mozioni, da affrontare anche in seno al G8, così come fortemente auspicato dall'Italia, anche attraverso il dialogo e la cooperazione con gli altri Paesi colpiti dal fenomeno, a cominciare dalla stessa India, in una regione di fondamentale importanza strategica per gli equilibri globali (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Unione di Centro).

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