lunedì 24 novembre 2008

Villari e l'acqua che passa sotto i ponti

Scriveva “Il Messaggero” venerdì 14 scorso: Fa capolino piuttosto la consapevolezza di un blitz pidiellino studiato e preparato da tempo, con vari tentativi fatti in direzione di altri esponenti democrat (Latorre, Morri, Melandri, finanche Vita della sinistra pd) tutti andati a vuoto per la resistenza e la lealtà degli interessati. Esce dall’aula Enzo Carra, l’aria più soddisfatta che corrucciata, e fa la rivelazione: «Una settimana fa mi ha chiamato il direttore generale Cappon e mi ha detto “guarda che il prossimo presidente della Vigilanza sarà Riccardo Villari”». Conclusione di Carra: «La cosa circolava, si sapeva, ma la dirigenza del Pd ha continuato imperterrita a insistere su Orlando e ad allinearsi a Di Pietro. Bel lavoro». Altra stilettata arriva da Marco Follini: «Chi è causa del suo mal...». Ma appaiono le uniche voci, anche se perplessità e mugugni sulla linea seguita nel Pd sono più estesi, attraversano alcuni ex ppi passando per alcuni rutelliani fino ad alcuni dalemiani, ma il blitz del Pdl riesce solo a compattare [non più di tanto, s’è visto]. Veltroni con Pier Ferdinando Casini il passo l’aveva tentato, chiedendo a Di Pietro di fare una “rosa” tutta dell’Idv senza puntare solo e sempre su Orlando. Niente. D’Alema attacca duramente «Villari? Non è un caso politico, ma di moralità politica». Certamente, e allora lasciamolo lavorare e a svolgere il suo ruolo di presidente eletto secondo le regole. E occupiamoci finalmente d’altro, di ciò che realmente interessa la gente.

Nessun commento:

Archivio blog