giovedì 29 maggio 2008

El tram de Opcina


La trenovia Trieste-Opicina fu inaugurata il 9 settembre 1902 ed il giorno successivo iniziò il servizio pubblico da Piazza Caserma, quella che ora è Piazza Oberdan, al capolinea attuale di Opicina. La trenovia era gestita dalla Società delle Piccole Ferrovie, che, per favorire i commerci, attivò nel 1906 il prolungamento fino alla stazione ferroviaria – ma l’ingegner Geiringer, ideatore della linea, aveva il sogno di estendere la linea verso Sesana ed oltre. Nel tratto più ripido, tra Piazza Scorcola e Vetta Scorcola vi era un impianto a cremagliera con due vagoncini di spinta, impianto che fu sostituito nel 1928 da un impianto a fune e due carri di spinta posti alle due estremità della fune. Fra il 1935 e il 1936 entrano in servizio 5 nuove motrici acarrelli, più ampie, con sedili più comodi e una buona illuminazione che permetteva ai viaggiatori di leggere anche durante le corse serali. Altre 2 motrici a carrelli entrarono in servizio nel 1942.
Negli anni Sessanta il primo cambio di gestione con il passaggio, nel 1961, al Comune di Trieste(III Ripartizione - Servizio comunale trenovia). Nel 1970 subentra l’ACEGAT (Azienda Comunale Elettricità Gas Acqua e Tranvie); nel 1976 l’ACT (Azienda Consorziale Trasporti), divisasi dall’ACEGAT, che attua un’ampia ristrutturazione della linea con l'installazione di una nuova cabina di manovra. Nel 2001 la gestione passa a Trieste Trasporti S.P.A.


La pendenza media è del 5% mentre nel tratto a fune è dei 26%. Lo scartamento è di 1000 mm.

La linea tranviaria Trieste - Opicina collega il centro della città con la frazione di Villa Opicina, con un percorso di 5175 metri. Buona parte del tracciato viene percorso in aderenza naturale, conl’eccezione del tratto ove la pendenza è tale che si ricorre all'ausilio di una funicolare terrestre.

La vettura tramviaria n. 407, intorno al 1944, che durante l’ultima corsa trasporta solo militari tedeschi, in prossimità della curva di Conconello, subì un attentato saltando su una mina posta sul binario. Pur riportando notevoli danni al telaio in prossimità della parte centrale, fu raddrizzata e riparata negli allestimenti, consentendole così di riprendere il servizio di linea entro poco tempo.

Con il mutare delle esigenze di trasporto e l'ammodernamento del materiale rotabile e dell'impianto fisso, il tempo di percorrenza da capolinea a capolinea è diminuito dagli iniziali 40' con vetture a due assi, agli attuali 28' con vetture a carrelli. Attualmente le vetture in servizio di linea sono ridotte a tre con un unico punto di incrocio previsto alla fermata di Conconello.


L'arrivo e la fermata all'Obelisco.




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