martedì 20 maggio 2008

Rottamazione alla bulgara

La notizia è di qualche giorno fa, ma è curiosa e, dunque, val la pena di rilanciarla. Il quotidiano bulgaro di Sofia “Standart” dava spazio il 17 maggio, in prima pagina, ad un articolo che rivelava che 25 esemplari degli storici carri armati tedeschi “Panther” della Seconda guerra mondiale potrebbero trovarsi nascosti in luogo segreto in Bulgaria. Il giornale asseriva che, secondo alcuni esperti in collezionismo di armi, ciascun carro armato ha un valore di almeno dieci milioni di euro. Finora si sapeva dell'esistenza di solo 14 “Panther” al mondo.
Secondo la ricostruzione del quotidiano di Sofia, i 25 “Panther” furono donati all'esercito bulgaro dai sovietici nel 1945. Negli anni '50 i panzer nazisti furono tolti dalla circolazione, perché l'esercito bulgaro cominciò a dotarsi di armamenti sovietici. Il ministero della Difesa ha dichiarato di non avere nessuna informazione sulla sorte dei carri armati, ma secondo testimonianze di ex ufficiali dell'esercito i carri furono visti nel 1996 in un deposito militare nei pressi della città di Gotze Delcev, nella Bulgaria meridionale.
Il quotidiano “Standart” cita Teodor Odrinski, presidente dell'associazione di ufficiali in congedo “Bronia i cest” (“Corazza e onore”) che ha dichiarato: “È ormai ora che i generali dicano oggi apertamente dove si trovano questi carri armati. Sospettiamo che siano stati rottamati o venduti sotto banco”. I carri d'epoca potrebbero, dunque, essere stati venduti in segreto da esponenti dell'esercito. Secondo il giornale di Sofia, dalla vendita dei panzer per mezzo miliardo di lev (circa 250 milioni di euro), lo Stato potrebbe coprire quasi il 60% del bilancio annuale del ministero della Difesa. Non male il business, no?

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